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Ediser

Piccoli e in viaggio

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2015

di Alessandra Rotondo

Oscar Buonamano di Carsa Edizioni e Walter Martiny di Edizioni il Capricorno ci raccontano l'evoluzione del turismo e l'affermarsi delle mete di prossimità. E i nuovi bisogni che l'eccellenza editoriale indirizzata alle guide di viaggio sa e può intercettare.

Piccoli e innovativi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2015

di Andrea Tarabbia

Un vecchio adagio, per la verità un po’ trito, vuole che in Italia si possa fare editoria di ricerca solo a patto di essere piccoli e indipendenti. Ovvero: le grandi case editrici non coltivano più i talenti, ma si limitano a pubblicare il secondo libro di scrittori scoperti e lanciati da editori piccoli, magari di provincia, che pongono al centro del loro lavoro l’attività di scouting e reclutamento di autori inediti e sconosciuti, lo smussamento dei loro difetti e il lancio sui banchi delle librerie. Ovviamente non è vero: non esistono né una regola né una prassi consolidata, anzi, molte major hanno lanciato – e con successo – giovani autori sconosciuti al loro primo libro.

Piccoli e saggi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2015

Autori vari

Roberto Revello di Mimesis Edizioni e Manuel Orazi di Quodlibet parlano del ruolo che i piccoli editori di settore possono avere nella valorizzazione e l'esplorazione della saggistica di cultura.

Piccoli e vegan

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2015

di Alessandra Rotondo

Marina Berati di AgireOra Edizioni e Antonio Monaco di Edizioni Sonda ci raccontano come la piccola editoria possa dar voce a tematiche peculiari anche nell'ambito della cucina e del lifestyle alternativo.

Sud America

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2015

di Alessandra Rotondo

Lorenzo Ribaldi de La Nuova Frontiera e Marco Cassini di Edizioni SUR parlano dei loro progetti editoriali e del viaggio alla scoperta delle letterature latinoamericane e ispanoamericane che i cataloghi delle rispettive case editrici sapientemente conducono.

Tra sfide e progetti

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2015

di Giovanni Peresson

È diventata in poco più di dieci anni la «terza forza» tra le manifestazioni del settore. Dopo Torino, Bologna – che rientra nella categoria delle manifestazioni riservate al mondo professionale – c’è Roma, con Più libri più liberi. L’unica manifestazione in Europa, e quindi nel mondo, dedicata alla piccola editoria (o, come si dice altrove, all’editoria «indie»). Ritorna con il suo mix di incontri «pop» rivolti al pubblico di lettori e appassionati (mai termine, in fondo, si adatta meglio a una manifestazione come questa, che nel 2014 ha fatto oltre 55 mila ingressi), e di convegni, workshop, seminari professionali. Alla fine della manifestazione dello scorso anno ci chiedevamo cosa potesse dire una fiera del libro dell’attuale stato di salute dell’editoria italiana, e non solo della salute della piccola editoria. Ce lo chiedevamo per due ragioni. La prima perché le fiere e i festival letterari hanno, per tutti gli anni Ottanta e i successivi, anticipato tendenze, gusti, comportamenti e bisogni del pubblico dei lettori (Roma, ad esempio, ha intercettato la domanda di una maggiore qualità dell’assortimento della libreria). La seconda perché a sua volta la piccola editoria ha sempre segnalato, a saperla guardare, tendenze e flussi che poi emergendo nel mercato mainstream sono diventati comuni a tutto il nostro mondo. E le pagine di questo «GdL» in larga parte dedicato proprio alla piccola editoria costituiscono un sondaggio di questa propensione, o come si ama dire: di questa «eccellenza».

Viaggio al Future Book Forum

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2015

di Antonio Lolli

Un caldo sole quasi primaverile ha dato il benvenuto ai partecipanti del Future Book Forum, organizzato da Canon il 4 e 5 novembre scorsi, presso il Customer Experience Centre di Poing, nei pressi di Monaco di Baviera. Tre possono essere considerate le parole chiave dell’evento: collaborazione, creatività e innovazione. Collaborazione tra editore e stampatore, ad esempio, ma più in generale tra tutti gli attori della filiera, per il raggiungimento degli obiettivi comuni; creatività per garantire la più alta qualità ai propri clienti e per offrire un prodotto in grado di rispondere alle loro nuove esigenze; innovazione, che non deve essere considerata solo dal punto di vista tecnologico, ma che deve comportare un vero e proprio cambio di mentalità. Nella situazione economica in cui ci troviamo oggi, infatti, non bisogna avere paura delle sfide ma è importante essere in grado di coglierle come un’opportunità. Più di 250 sono stati i partecipanti, tra cui figure manageriali di case editrici, stampatori, addetti stampa e partner tecnologici di Canon e 25 i Paesi rappresentati: la maggior parte europei, con Germania, Regno Unito e Francia in testa, ma si è avuta la partecipazione anche di realtà extra-europee come l’Egitto e il Sudafrica.

Viaggio tra le librerie indipendenti israeliane

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2015

di Elena Refraschini

Israele, nonostante abbia un territorio di dimensioni limitate e conti solo 8 milioni di abitanti, vanta un settore editoriale variegato e dinamico: si pubblicano 5 mila libri all’anno in lingua ebraica e sono attive più di un centinaio di case editrici di varie dimensioni. Il grande problema, però, è legato alla distribuzione, dato che il mercato dei libri nuovi è sostanzialmente un oligopolio: il 75% è infatti occupato da due catene, Steimatzky e Tzomet Sfarim. Fino al 2002, la catena di librerie Steimatzky era l’unico attore sul mercato. È anche la più vecchia del Paese: fu infatti fondata a Tel Aviv nel 1920 da Yechezkel Steimatzky, cittadino russo emigrato in Palestina (che allora era Mandato britannico) che colse l’opportunità di servire i lettori della crescente comunità internazionale formata da nuovi immigrati e soldati inglesi. L’idea fu tanto azzeccata che in pochi anni vennero fondate nuove sedi nelle maggiori città, tra cui Gerusalemme e Haifa.

Bao-tiful Publishing

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2015

di Elisa Molinari

Bao Publishing è «una casa editrice fondata nel 2009. Da allora ha pubblicato oltre duecentocinquanta titoli ed è la casa italiana di nomi come Jeff Smith, Terry Moore, Scott McCloud e di molti lavori di Alan Moore. Tra le opere di autori italiani annovera il catalogo completo dei titoli di Zerocalcare, costantemente in cima alle classifiche di vendita di fumetti nelle librerie, forte delle oltre duecentomila copie vendute in due anni». Questa la breve presentazione della casa editrice sul sito internet. Dal 2009 le cose sono molto cambiate, sia per il mondo del fumetto e delle graphic novel, ormai non più relegato a un ruolo di secondo piano nel panorama editoriale italiano, sia per la Bao Publishing. Tra gli elementi del successo della casa editrice, un’efficace strategia di comunicazione, capace di parlare ai lettori e promuovere non solo tutti i titoli presenti i catalogo ma dare risalto a tutte le figure che ruotano intorno alla case editrice: autori, librerie, fumetterie, stamperie. Il tutto dosando lanci di nuovi titoli, recensioni, contest, dietro le quinte e anticipazioni di nuovi titoli che si aggiungeranno al catalogo. Un sito, una pagina Facebook, account Twitter, Instagram, Vimeo e un blog, I tipi di Bao. Cosa passa per la testa di un editore?, i canali scelti per raccontare storie di redazione e il mestiere di chi si occupa di fumetti. Michele Foschini, Chief Creative Officer di Bao, ci ha raccontato la storia della casa editrice e gli ingredienti alla base della promozione dei titoli della casa editrice.

Classifiche

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2015

di Camilla Pelizzoli

Come ogni anno, con l’inizio dell’autunno le librerie cominciano a riempirsi di novità e le classifiche sono occupate da titoli freschi di stampa. Ben undici titoli su venti nella classifica generale sono nuove uscite; tuttavia resistono ancora alcuni dei bestseller della stagione appena passata, come La ragazza del treno, i volumi della serie After, Grey – che tuttavia comincia a perdere slancio – e l’ultimo capitolo della serie Millennium, Quello che non uccide, che ha conquistato il terzo gradino della classifica dopo una partenza (per quello che è stato il successo dei volumi precedenti) un po’ più cauta. Sorprende invece il totale rinnovamento della classifica dei libri per ragazzi: solo un terzo dei titoli era già presente in classifica il mese scorso.

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