Il settore del libro per ragazzi rappresenta probabilmente il segmento di maggior
successo internazionale dell’editoria italiana. Meglio ancora: si conferma anche con i dati 2011 (relativi a case editrici che coprono il 72% della produzione di novità) quanto il settore si stia sempre più internazionalizzando. Nella vendita di diritti e nelle coedizioni (rilevate per la prima volta quest’anno): 1.108.
Questo orientamento verso mercati stranieri trae origine da diversi fattori. Innanzitutto il mercato domestico non può essere il solo e unico bacino. Per quanto il mercato dei libri per ragazzi tra i 6 e i 17 anni rappresenti un mercato in crescita sia in termini di lettura (+17%) che di fatturato coprendo una fascia del 14% delle vendite nei canali trade, restano limiti evidenti. Innanzitutto il dato demografico: in Italia nel 1975 vi erano 14,5 milioni di under
20 e 9,6 milioni di over 60. Nel 2030 si stima che vi saranno 17,7 milioni di over 60 e 6,9 milioni di under 20. Poi gli indici di lettura e d’acquisto di libri per bambini, anche se in crescita, restano comunque nelle ultime posizioni tra i Paesi/mercati dell’UE5. Questa situazione ha spinto le case editrici di libri per bambini e ragazzi verso iniziative di coedizione e attività di licencing, joint venture, direttamente verso i mercati internazionali.