Nel 2014 la popolazione di 6 anni e più che si è dedicata alla lettura di libri (per motivi non strettamente scolastici o professionali) nell’arco degli ultimi 12 mesi è stata pari a 41,4% a fronte del 43% dello scorso anno. Calano i lettori deboli (-6,6%), calano i forti lettori (-0,5%), le donne continuano a leggere più degli uomini (48,0% vs 34,5%) ma anche loro sono in calo (-11,8% rispetto al 2013). Infine tra 2013 e 2014 i libri di carta hanno perso circa 818 mila lettori, mentre gli e-book ne hanno conquistati 1.686.
Il drastico calo della lettura in Italia registrato da Istat nell’ultima edizione dell’Annuario statistico italiano, impone una riflessione da parte di tutti i componenti della filiera del libro per individuarne le cause ma, soprattutto, le possibili soluzioni. Abbiamo chiesto a Paolo Ambrosini (libreria Bonturi di San Bonifacio), Carlo Gallucci (Gallucci editore) e Tiziana Nanni (biblioteca Salaborsa di Bologna) di commentare gli ultimi dati sulla lettura nel nostro Paese e di raccontarci il loro punto di vista di professionisti del libro.