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Canali di vendita

Collaterali. Che avverrà?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2007

di Giovanni Peresson

Il 2006, dal 2002 in qua è stato il peggior anno per i collaterali. La situazione non sembra esser cambiata affatto nella prima parte del 2007, dato che i cambi nei mix di prodotti (libri, ma ancor più dvd, cd, giochi, ecc.), o di politiche multitestata (ormai prassi ampiamente diffusa) confermano il quadro di un mercato maturo e saturo. Ma forse anche alla ricerca di nuove idee e di innovazione.

Collaterali. Ma quanto sono stati letti?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2007

di Giovanni Peresson

Un confronto tra la diffusione delle copie di libri allegati a quotidiani e periodici (oltre 270 milioni di copie) e l’incremento degli indici di lettura ci dice che il fenomeno dei collaterali ha impattato assai poco sulla diffusione della lettura e sull’allargamento del mercato.

Comportamenti quotidiani

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2007

di Giovanni Peresson

L’Osservatorio permanente dei contenuti digitali, i cui risultati sono stati ampiamente presentati e commentati sullo scorso numero del «GdL» (doi: 10.1390/gdl0707_osservatorio), non è una ricerca che si è limitata esclusivamente a indagare comportamenti e atteggiamenti relativi ai contenuti digitali. Siano essi musica, cinema, contenuti editoriali. Si è infatti analizzato anche il rapporto tra questi comportamenti e quelli maggiormente in uso per procurarsi i diversi contenuti: un brano musicale su un cd, un libro, un film.

Editoria di strada

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2007

di Laura Lesevre, Silvia Passini e Giulia Saccogna

Romanzi, racconti, guide, poesie, diari, manuali di cucina. Basta camminare per le vie di una qualunque grande città per imbattersi in «ambulanti» di libri e giornali, ben diversi dai mitici pontremolesi, figure storiche della tradizione editoriale e per lo più provenienti dal Senegal, un paese dove la vendita per strada è assai diffusa ed è un lavoro socialmente apprezzato. I loro fornitori cioè le case editrici che si affidano a questa distribuzione (libri, ma anche periodici) sono soprattutto due: Edizioni dell’arco, che dal ‘94 si avvale per la distribuzione del Gruppo Solidarietà Come e Cart’armata edizioni, la casa editrice dell’Associazione Terre di Mezzo, che dal 1984 pubblica l’omonimo mensile.

Essere libraio. Oggi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2007

di Romano Montroni

C’è un libraio che ha come unico obiettivo quello di vendere, e dunque forma e gestisce assor timenti con lo scopo di soddisfare i desideri più ovvi del pubblico – quegli assortimenti cosiddetti «in ver ticale» sono la sua strategia, la sua mission. Ma è una strategia basata sul nulla, sull’effimero, una strategia che non lascia traccia di riferimento e che si caratterizza per il suo essere riproducibile con grande facilità.

Di Centro in Centro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2007

di Redazione

un fenomeno tutto sommato relativamente recente, ma già con due caratteri rilevanti. Il primo si fonda su una precisa percezione di punto vendita con un posizionamento specifico e proprio, tale da non farlo confondere con il «banco libri» del supermercato o con le librerie di catena. Poi, il fatto che in un arco relativamente ridotto di anni una percentuale a due cifre di chi ha comprato libri negli ultimi tre mesi (e quindi in un lasso di tempo in cui il ricordo è ancora ben vivo) dichiari di aver utilizzato proprio questa formula di libreria, questo è un dato che indica la capacità di intercettare pubblico. Uno degli attori in piena affermazione in questo nuovo canale (tra 2005 e 2006) è Coop che con l’insegna di Librerie.Coop sta proponendo una formula e un particolare posizionamento delle sue librerie. E, come preannuncia Romano Montroni, con un imminente ingresso anche nei centri storici.

Il lettore fedele

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2007

Autori vari

Marcella Meciani, milanese, è entrata in editoria nel 1994 alla Sperling & Kupfer- Frassinelli, per occuparsi di narrativa straniera. È diventata in seguito responsabile editoriale della stessa casa editrice, poi direttore editoriale di Cairo Editore. Dal febbraio 2007 è diventata responsabile editoriale di Mondolibri, la più consistente – ma anche l’unica al di sopra di certe dimensioni – realtà di club del libro oggi operante in Italia. Le chiediamo com’ è lo stato di salute di questo canale e come si pone Mondolibri nel mercato della lettura.

Pensare al tempo per disegnare gli spazi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2007

Autori vari

Cosa significa pensare una libreria dal punto di vista architettonico, del layout, dell’illuminazione, all’interno di un centro commerciale? Un luogo che ha ormai assunto, a tutti gli effetti, le caratteristiche di un luogo urbano, di una parte di città? Ne parliamo con Paolo Lucchetta che ha curato la progettazione delle Librerie Punto Coop.

Architetture per piccola libreria

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2007

di Giovanni Galla

Liberalibro è una piccola libreria indipendente collocata nel centro storico di Valdagno, cittadina di 26.000 abitanti nel nord vicentino, realizzata dalla società Galla & Bonturi-Librerie venete, partecipata a sua volta del Gruppo Galla 1880. Si tratta di una libreria generalista, con un assortimento medio di circa 7.000 titoli. Le sue caratteristiche offrono un esempio paradigmatico delle problematiche di insediamento dell’attività nel contesto delle città medio-piccole italiane, vuoi per il taglio dimensionale della superficie di vendita – circa 110 metri quadrati –, vuoi per le caratteristiche architettoniche dell’ambiente, situato in un vecchio edificio privo di grandi affacci su strada, ma con un considerevole sviluppo in profondità; vuoi, infine, per l’arredamento, che è stato sì realizzato su progetto specifico, ma utilizzando le stesse attrezzature messe a punto per le precedenti realizzazioni del Gruppo Galla 1880, modificando solamente materiali e colori, in sintonia con il progetto grafico specifico. Da questa breve premessa risulta evidente l’utilità per gli operatori di approfondire le tematiche «visuali» che la realizzazione di una libreria in questo tipo di ambiente comporta. Quella che seguirà sarà una sorta di visita virtuale che ci condurrà dall’ingresso, attraverso scaffali ed espositori, fino all’uscita. Prima, però, conviene sottolineare un aspetto fondamentale del «progetto libreria », vale a dire l’imprescindibile stretta connessione che deve legare tutti gli aspetti funzionali e di immagine: si va dalla scelta dell’insegna a quella delle attrezzature, dai colori all’immagine coordinata, dall’individuazione dei componenti impiantistici alla definizione del layout.

Se il libraio è presente e lo standard assente

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2007

di Redazione

In quasi tutti i comparti – di produzione e di servizi – la costante innovazione tecnologica ha favorito in questi anni processi i cui obiettivi sono efficienza economica, efficacia organizzativa, una gestione migliore dei flussi fisici e dei relativi flussi informativi e finanziari. Fin qui niente di nuovo, ma se ci soffermiamo sulle specificità del comparto editoriale- librario emerge chiaramente che, senza una corretta gestione delle informazioni e senza strumenti e formati standard di gestione e veicolazione dei dati lungo tutta la filiera editoriale (editore, distributore e libreria), non serve a molto parlare di efficienza. Nel numero di aprile del Giornale della Libreria abbiamo parlato di tecnologie, standard e del loro corretto utilizzo con alcuni operatori del settore. Riprendiamo il discorso coinvolgendo questa volta i produttori dei più importanti e diffusi gestionali per libreria: Maurizio Piana (Decalibro); Davide Viatore (BooksManager); Giorgio Pignotti (MacBook); Renzo Sbalchiero (Powerbookshop); Antonino Romano (Programma Romano); Maurizio Dalla Gassa (WinVaria).

Come si compra in Francia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Marzo 2007

di Maria Mantovani e Claudia Marcarini

Nell’ottobre 2006 in Francia è stata realizzata un’indagine curata da Sophie Martin (direttore generale di Ipsos Culture) sui comportamenti d’acquisto di libri dei lettori francesi, e poi pubblicata (anche) sul numero 665 della rivista «Livres Hebdo». Il sondaggio è stato effettuato su un campione di 620 persone intervistate all’uscita di librerie indipendenti in quindici città francesi; il 35% delle interviste ha avuto luogo a Parigi e provincia. Il target degli intervistati è stato volutamente circoscritto a questo tipo di librerie.

Ubik una formula nuova di franchising

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2007

Autori vari

In questi mesi dopo un periodo di «sperimentazione » e di test fa la sua comparsa sul mercato il marchio Ubik come insegna del principale operatore dell’ingrosso: Fastbook. Il progetto del franchising Ubik nasce da Fastbook, esperienza di ingrosso moderno e innovativo rispetto alle tradizioni e alla storia distributiva del libro nel nostro Paese. Moderno e innovativo per i servizi che ha sviluppato al suo interno come Fastlink che permette un collegamento in linea con i nostri cinque magazzini e per l’assortimento ampio e profondo (quasi 140.000 titoli) che Fastbook offre ai propri clienti, in particolare le librerie medio piccole insediate in tutto il nostro Paese. Ne abbiamo parlato con Andrea Carbini, responsabile delle librerie Ubik.

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