La rivistaAbracadabra, ecco l'app
di Raffaele Cardone
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Le app potrebbero diventare una parte rilevante dell'editoria del futuro: raccolgono l'eredità degli ipertesti, del sogno multimediale degli anni Ottanta e Novanta, per farne un vero prodotto editoriale. Fruibili, «leggibili», sgravate dalle velleità enciclopediche, le app non si adattano alla tecnologia che le veicola come fecero senza successo i cd rom multimediali con i pc, ma nascono nella tecnologia e nelle funzioni che contraddistinguono i device (iPad, tablet, iPhone e smartphone) per le quali sono state pensate.
B&N: il futuro digitale
di Raffaele Cardone
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Read Forever, la nuova campagna pubblicitaria di Barnes & Noble, ha esordito a fine aprile con uno spot di 60 secondi durante la decima stagione di American Idol, un seguitissimo talent show in onda su Fox. Nello spot, centrato sul piacere della lettura, non si vede nessuna delle librerie del gruppo, nessuna libreria tout court, ma solo lettori di ogni età sia con un libro tradizionale sia con il Nook Color, il quasitablet prodotto da B&N, lanciato lo scorso autunno e oggi l’unico vero concorrente del Kindle di Amazon.
Bargain!
di Raffaele Cardone
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Vendere libri usati, bargain e al 50% è un’opzione che il libro digitale spazzerà via. Ma finché c'è carta, libri usati, code di tiratura e librerie indipendenti il libro al 50% vive. Vive, contro tutte le contingenze dei mercati internazionali a prezzo libero, che hanno completamente alterato la percezione del prezzo, ma è sopravvissuto anche all'ondata dei collaterali, e prima ancora all'espansione dei formati mass market e, dopo, alla girandola del 3 x 2 in UK e all'offerta scontata di Amazon.
Catalogare gli e-book
di Redazione
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Si chiama e-kitab (kitab in arabo significa «libro») ed è il catalogo degli e-book in commercio in Italia realizzato da Informazioni Editoriali. Si tratta di un nuovo database specifico per i libri elettronici che permette di gestire tutte le informazioni bibliografiche e commerciali peculiari per questa tipologia di prodotto.
Come nasce un fumetto?
di Redazione
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Come nasce un fumetto? Cosa succede dal momento in cui l'autore ha l'idea al momento in cui il lettore decide di comprare il libro?
Ci aiuta a scoprirlo Omar Martini, il fondatore della casa editrice bolognese Black Velvet nata nel 1997 e che da circa un anno è entrata a far parte del gruppo editoriale Giunti.
Comics digitali
di Redazione
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Nel sempre più popolato mondo delle applicazioni, editoriali e non, si trovano ovviamente anche i fumetti. Ma cosa si intende quando si parla di fumetto digitale? Sono almeno due i significati che più o meno consapevolmente si attribuiscono al termine «digicomic»: il primo indica la fruizione digitale di un fumetto tradizionale su una o più piattaforme (dal Web alla Psp, a device di nuova generazione come l’iPad); il secondo si riferisce ad un prodotto nuovo e ibrido, più correttamente chiamato motion comics, dove oltre al consueto mix di disegno e racconto si affianca una parte interattiva che sfrutta le nuove potenzialità digitali fino a trasformare il fumetto in una forma di animazione.
Creare l'app
di Ilaria Barbisan
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Il mercato dell’editoria italiana è stato in questi ultimi anni «travolto» dalla possibilità di declinare (e commercializzare) in modo differente i propri contenuti, a seguito dello sviluppo del digitale, sia in termini di sviluppo software e applicativi, sia come diffusione di supporti hardware.
Gli editori hanno dovuto ripensare quindi a tutto il proprio processo produttivo, in modo da creare contenuti che potessero essere facilmente resi nell’abituale formato cartaceo del libro piuttosto che come e-book (nei più diffusi formati di ePub e pdf).
Digital is the way
di Ilaria Barbisan
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L’aver ripensato a una nuova formula di Editech, diversa da quella della prima edizione del 2008, è indicatore della velocità con cui, in appena tre anni, sia cambiato e stia cambiando il mondo editoriale. Un mutamento che si riflette nel continuo dibattere su tutti i media di editoria digitale e soprattutto di e-book, nonostante i diretti protagonisti del settore sappiano benissimo che il libro elettronico è solo una «sineddoche» del mondo digitale («GdL», 05, maggio 2011, pp. 12-14), che in Italia non ha ancora un mercato tale da giustificare tanto clamore e tanti rumors.
Fare i librai a Verbania
di Redazione
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Undici. Diciotto. Ventitre.
Numeri da giocare al lotto? Forse, assieme a «1968». Queste sono le età che hanno i tre fratelli Margaroli – Giovanni, Emilia e Pieranna – nell’anno in cui il loro papà li coinvolge nell’acquisto e l’avvio di una piccola bottega nel centro di Verbania, in quella che diventerà successivamente Piazza Aldo Moro. L’idea? Vendere libri.
Gestire la casa editrice
di Dario Dati
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Il digitale ha investito il mondo dell’editoria libraria italiana costringendo gli editori a rivedere e ripensare la propria offerta e il proprio flusso di produzione. Gli investimenti tecnologici necessari spesso alzano le richieste e le aspettative degli editori per quanto riguarda gli strumenti di gestione della propria casa editrice, che devono essere flessibili da una parte, ma quanto più automatici e integrati con le moderne tecnologie dall’altra.
Il fumetto e il nucleare
di Laura Novati
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Molti tra i più famosi manga, come ad esempio Ken il guerriero di Tetsuo Hara e Buronson, nato negli anni ’80, sono ambientati in paesaggi apocalittici, in mondi in cui la devastazione nucleare ha prodotto desolazione deserto e morte; ma anche la serie più famosa di anime, o film d’animazione, dedicata a Godzilla (di cui esistono 29 versioni, più un remake Usa del 1998 e un altro annunciato per il 2012) ha avuto origine da una tragedia: un incidente nucleare avvenuto nel 1954, quando gli Usa fecero esplodere una bomba all’idrogeno e un marinaio di un peschereccio giapponese fu ucciso dalle radiazioni.
Il modello delle licenze
di Beatrice Cunegatti
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Gli editori sono ormai esperti nell’usare Internet come vetrina globale: da lungo tempo nei siti web sono esposti i più diversi prodotti editoriali (variamente corredati di schede illustrative, link e commenti) che possono essere ordinati dai lettori / clienti con procedure completamente on line. Fino a qualche tempo fa, per altro, una volta effettuato via rete l’ordine, al cliente del negozio «virtuale» continuava ad essere recapitato un libro «materiale», stampato su carta; la vera innovazione consiste invece oggi nella messa a disposizione del lettore di contenuti editoriali, quali gli e-book, tramite operazioni di downloading esclusivamente on line.
Il non book cambia
di Sandro Pacioli
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Sul sito dell’Istituto Luce ci si può imbattere in un filmato dal titolo Libri calze e pop corn. Le librerie diventano luoghi di ritrovo (http://www.archivioluce.com/archivio/, a pagina 14). Un cinegiornale (7G numero 50020, 2’58”) presentava un fenomeno che aveva incuriosito i cineoperatori di questa nota rubrica cinematografica (veniva proiettata in sala assieme alla pubblicità e ai prossimamente, prima del film). Alcune librerie di Roma – la Feltrinelli di via del Babbuino, La libreria dell’Oca – assieme ai libri avevano iniziato a vendere anche tazze, cravatte, adesivi, manifesti, ecc. Oppure offrire tazze fumanti di vin brulé: anno 1966.
Il tempo di un caffè
di Redazione
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Se n’era già parlato, quando il progetto era partito negli Stati Uniti. Ora, per la prima volta, anche il nostro Paese si trova all’avanguardia e può definirsi pioniere in una tecnologia innovativa per quanto riguarda la distribuzione dei contenuti editoriali. Ciò grazie ad un accordo siglato tra Promedia solutions – società appartenente al Gruppo Vincenzo Bona, che lavora da oltre 30 anni con gli editori di libri e che fornisce i servizi che occorrono loro in quest’era digitale – e On Demand Books, società americana che la stessa Promedia rappresenta in Italia.
L'ascesa del remainder
di Lorenza Biava
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Il mondo delle librerie indipendenti è sempre più terreno di cambiamenti. Da un lato i nuovi comportamenti di acquisto, sempre più multicanale, impongono di ripensare il modello di libreria, dall'altro la crescita delle catene e delle librerie on line porta chi vuole mantenere la propria indipendenza a battere strade alternative.
Il metà prezzo o remainder, un tempo bestia nera tanto dei librai tradizionali – che accusavano le librerie specializzate in metà prezzo di abbattere la concorrenza – quanto degli editori – che non volevano che il loro catalogo fosse svalutato dalle vendite sottocosto –, è oggi sempre più una risposta a queste preoccupazioni nonché un mercato in ascesa su cui vale la pena scommettere.
L'universo accanto al libro
di Ilaria Barbisan
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Lo abbiamo detto nell’articolo nella pagina precedente: il non book è cambiato, e molto, negli ultimi anni. Soprattutto perché è cambiato il cliente delle librerie e i suoi comportamenti d’acquisto. Con questo speciale abbiamo chiesto ad alcuni protagonisti del segmento di raccontarci il loro punto di vista e la loro esperienza su diversi argomenti.
La volontà di contare di più
di Marco Polillo
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L’occasione del rinnovo delle cariche sociali dell’Associazione per il biennio 2011-2013, è un momento per ricordare alcuni punti relativi all’attività svolta nei due anni della mia presidenza. Quattro erano i temi che avevo indicato come prioritari nel momento in cui avevo assunto due anni fa la carica: difesa del diritto d’autore, interazione con il mondo digitale, miglioramento dei rapporti tra grandi e piccoli editori e sviluppo dell’attività di lobby nei confronti degli organi istituzionali con l’obiettivo che avevo sintetizzato nelle parole «contare di più».
Pubblicare fumetti
di Redazione
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La Bao Publishing è una casa editrice milanese nata nel dicembre 2009 da un’idea di Michele Foschini e Caterina Marietti. Il nome ricorda il verso del cane e per i clienti potrebbe significare «Best Available Option», ma «a dirla tutta – confessano – volevamo riferirci proprio a un cane».
Michele Foschini lavora da anni nel mondo dei fumetti, prima fondando una casa editrice propria, la Indy Press, poi con grandi realtà del panorama italiano come Edizioni BD e Renoir. Caterina Marietti invece, dopo aver lavorato in Disney e in Fnac è successivamente passata alla trasmissione Che tempo che fa in qualità di redattrice.
Stare in ascolto
di Laura Novati
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Era un fenomeno abbastanza incomprensibile: come si spiegava il fatto che mentre la produzione e la vendita di audiolibri cresceva in tutto il mondo occidentale, specialmente in Germania e negli Usa, da noi questo mercato praticamente continuava a non esistere, fatta eccezione per i supporti magnetici allegati a libri di testo scolastici o del settore educational o ad altre proposte consimili?
Verso il livello «Plus»
di Paola Mazzucchi
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Sono stati 30 mesi impegnativi, di duro lavoro, con molte sfide da affrontare e qualche imprevisto, ma a conti fatti una grossa soddisfazione.
In primo luogo per i risultati concreti conseguiti: una infrastruttura tecnologica distribuita in grado di facilitare la gestione dei diritti nell’ambito dei progetti di digitalizzazione mettendo in relazione cataloghi bibliotecari, record di autorità, cataloghi dei libri in commercio e repertori delle società di gestione collettiva dei diritti.
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