Trovato, scelto e comprato con pochi click. Fin qui tutto semplice ma cosa succede nei magazzini di un grande store on line quando premiamo il tasto «acquista»?
Per scoprirlo siamo andati a visitare il magazzino di Ibs.it, ad Assago (Milano), proprio
qualche giorno prima dell’annuncio della fusione di Internet Bookshop Italia con il sito specializzato nella vendita della scolastica nuova e usata Libraccio.it che è entrato nel capitale di Ibs con una quota del 5,2% (il restante 94,8% è controllato da Emmelibri Gruppo Messaggerie).
«Ogni giorno qui evadiamo circa 20.000 ordini – spiega Guido Rugginini, direttore operativo per Ibs.it, che ci accompagna alla scoperta del magazzino della prima libreria on line nata in Italia – e tendenzialmente, se un ordine viene effettuato prima delle 14 e la merce è a magazzino, possiamo farlo partire entro sera in modo che il cliente finale lo riceva la mattina successiva a casa». Le 620mila occorrenze librarie disponibili arrivano negli 8mila metri quadri del magazzino di Assago da distributori, grandi editori e piccole-piccolissime case editrici che non possedendo una rete distributiva inviano quotidianamente, a mezzo posta, i libri acquistati dagli utenti.
«Il numero dei titoli disponibili direttamente è cresciuto esponenzialmente da quando ci siamo trasferiti fuori Milano. Nel 1998 ci appoggiavamo al grossista Iperbook (20 mq di magazzino) e a un secondo magazzino in centro città (250 mq). Nel 2003 con il trasferimento a Trezzano siamo arrivati a 2mila metri quadri e poi nel 2007 ci siamo spostati qui e abbiamo raddoppiato lo spazio a disposizione fino ad arrivare alle dimensioni attuali. La necessità di spazi più grandi è stata determinata dall’aumento dei volumi e dall’introduzione di nuove modalità per gestire le merci. All’inizio non potevamo tenere uno stock di magazzino e ciò impattava anche sui tempi di spedizione del prodotto, poi, con l’aumento degli spazi abbiamo potuto tenere a stock i best seller, le novità e in ultimo anche il catalogo: i titoli di libri in stock sono oggi 130.000 cui si sommano 20.000 titoli di Dvd e 40.000 di CD».