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Produrre sogni

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Produrre sogni
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Dai giochi educativi alle scatole colorate, dal vino ai cofanetti regalo, dagli accessori tecnologici alle magliette letterarie fino alle classiche agende: tutto questo (e non solo) è non-book. Merceologie originali che, soprattutto in tempi di crisi, possono aiutare le librerie a distinguersi, a diventare luoghi multifunzione, ma senza perdere di vista il loro tradizionale core business. Gli esempi che vi proponiamo in questo articolo dello speciale non-book dedicato ai produttori sono sette realtà virtuose, molto attente ai cambiamenti di tendenza del mercato in generale e del loro target di riferimento in particolare. I loro sono prodotti attrattivi, talvolta inusuali, accomunati dalla qualità, con innumerevoli punti di contatto con il classico assortimento librario in quanto veri e propri prodotti culturali che vedono nelle librerie il loro canale naturale. Dunque è proprio per questo che diventa necessario, per i librai, sviluppare una loro cultura del non-book. «In negozi in cui per il lettore medio tutto è uguale e tanti libri insieme, anche se diversi, fanno una sola libreria, non tante librerie diverse, queste merceologie (se scelte con garbo e intelligenza) diventano elementi distintivi, e fattori di marginalità.», (intervista ad Achille Mauri, «Gdl», 1, 2013, Portatrice di futuro, di G. Peresson, pp. 26-27).
 

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