«Storicamente né la penna, né la spada sono state particolarmente efficaci quando si tratta di combattere la ‘ndrangheta, l’organizzazione criminale che soffoca la Calabria. Ma un festival letterario sta contribuendo a infrangere un muro di silenzio radicato, alimentato da una miscela di paura e rassegnazione». Così inizia l’articolo che il «New York Times» ha recentemente dedicato a Trame, il festival di libri sulle mafie organizzato a Lamezia Terme a fine giugno e che Aie ha sostenuto fin dalla prima edizione.
Se le condizioni sono difficili, continuare ad opporsi e magari con lo strumento per eccellenza della formazione, della conoscenza, dell’approfondimento, diventa un segno di libertà, e l’organizzazione del festival in una «zona a rischio » come Lamezia Terme assume il valore simbolico di un gesto di coraggio.