Ci sono Paesi che con le loro letterature più di altri sanno suscitare curiosità e aprire finestre su quotidianità diverse dalla
nostra. Uno di questi è Israele che ha dato i natali ad una produzione letteraria tra le più complesse e articolate del Novecento.
Chi pensa che la letteratura israeliana contemporanea sia appiattita sui temi dell’Olocausto e non sappia trattare generi e storie che godano di vasto interesse nella repubblica dei lettori, dovrebbe scambiare qualche parola con Shulim Vogelmann, direttore editoriale della casa editrice fiorentina Giuntina, che al «Giornale della Libreria» ha raccontato tutto quello che c’è da sapere sul tema.