Arriviamo a Monaco di Baviera in una grigia mattina di novembre per partecipare alla Publisher & Book Printing Conference organizzata da Canon nel consumer experience center di Poing, un vasto spazio espositivo dove gli utenti possono toccare con mano e vedere in azione le ultime tecnologie proposte dall’azienda giapponese – tra cui la nuova ImageStream 3500 – e incontrare circa duecento addetti ai lavori tra editori e stampatori.
In un momento in cui il digitale sta trasformando radicalmente i processi in atto nella filiera, passeggiando nell’area espositiva viene da chiedersi come i maggiori produttori di macchine per la stampa percepiscano questi cambiamenti e se ne siano in qualche modo allarmati. «L’e-book rappresenta per noi una grande sfida, ma allo stesso tempo è anche un’opportunità incredibile per il segmento della stampa digitale – spiega Peter Wolff, a capo della divisione commerciale di Canon Europa – lo sviluppo dell’editoria digitale incide sulle tirature che, complice una maggior attenzione agli investimenti dettata dalla crisi economica, tendono oggi a diminuire, aprendo scenari assai interessanti per chi come noi sta investendo sulle tecnologie di stampa digitale».
Ma non è il nascente mercato e-book l’unico fattore che sembra giocare a favore della stampa digitale. «La crescita dell’e-commerce del libro cartaceo, la preferenza per ordini iniziali sempre più bassi da parte dei retailer, la contrazione delle vendite dei titoli di backlist cartacei e la crisi delle librerie, stanno cambiando l’ecosistema del libro fisico, rendendo sempre più convenienti le soluzioni offerte dalla stampa digitale.