Come si collocano le donne nelle classifiche dei più venduti? Cosa è cambiato nei generi, nelle letterature di provenienza, nel numero di posizioni occupate? Detto che il raffronto lo possiamo fare solo su un arco di anni limitato (appena sei) perché solo dal 2005 IE (che ha proceduto all’estrazione del dato) dispone di un consolidato di classifiche, abbiamo preso in considerazione due annate, il 2005 e il 2011, e osservando i top 100 della narrativa italiana
e straniera, abbiamo analizzato chi sono le fortunate ad essere ai primi posti di una classifica che comunque conta alcune migliaia di titoli.
Prima di tutto, a distanza di cinque anni, sono pochi i nomi di autrici che si «ripetono»: Banana Yoshimoto; Isabel Allende; Sophie Kinsella; Fred Vargas; Simonetta Agnello Horby, unica italiana a bissare la classifica.
Comunque sia, nei primi 100 erano il 23% nel 2005. Sei anni dopo sono il 26%. Le scrittrici italiane presenti nel 2005 sono 10, le straniere sono 13. Tre sono le scrittrici che figurano con due titoli: la prima è Isabel Allende che esce sempre da Feltrinelli, con Zorro. L’inizio della leggenda e con La foresta dei pigmei; Matilde Asensi, spagnola, autrice di romanzi storici ben
documentati e nello stesso tempo sfrenatamente leggendari con L’ultimo Catone e con Jacobus; la terza è Tracy Chevalier con La ragazza con l’orecchino di perla, la vita di Vermeer vista con gli occhi della servetta-modella e con La Vergine azzurra (e prima dello straordinario successo di Strane creature).