Gli auspici per la crescita e il consolidamento della lettura in Italia con cui si apriva l’ultimo Salone del libro di Torino sono purtroppo stati disattesi dagli ultimi dati Istat che, come scrive Alessandro Zaccuri su «Avvenire», hanno ratificato nel Paese della lettura «la perdita di una città di quasi due milioni di persone».
Perché si possa tornare a parlare di crescita il libro deve essere, anche fisicamente, più diffuso di quanto non sia oggi: deve essere presente negli ambienti frequentati dai ragazzi, deve arrivare dove di solito è assente (luoghi di incontro, centri commerciali e così via), deve diventare un oggetto familiare fin dalla prima infanzia (per fortuna esiste un progetto come Nati per leggere!) e soprattutto dobbiamo imparare a parlarne in modo non noioso.
Per fortuna da quattro anni a questa parte il Maggio dei libri, la campagna nazionale di promozione della lettura promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero per i beni e le attività culturali in collaborazione con l’attiva partecipazione dell’Associazione italiana editori, ha diffuso un approccio creativo e inclusivo al mondo del libro. L’iniziativa, che quest’anno si svolgerà dal 23 aprile fino a fine maggio, può contare su tantissimi eventi in programma – lo scorso anno si è raggiunta quota 3.000 – e anche l’Associazione italiana editori sostiene il Maggio con alcune campagne dedicate ai giovani e non solo.