Sempre più spesso, quando si parla delle nuove tecnologie e del digitale in relazione al loro impatto sulla filiera editoriale, si tende a focalizzare l’attenzione su applicazioni, e-book, e-reader e via dicendo, dimenticandosi di come esse invece influenzino anche servizi più tradizionali, quali legatura e confezionamento. Ma cosa si intende effettivamente per innovazione tecnologica applicata ai processi di produzione del libro? «Si può considerare
innovazione tecnologica la possibilità di spostare parte delle stampe prodotte in offset verso il digitale. Nel confezionamento invece è meglio parlare di tecnologie che si adeguano al digitale, alle piccole tirature, al modo di stampare che è innovativo e più flessibile rispetto all’offset»
specifica Chiara Remondino (presidente di Hrf). «Le esigenze in definitiva non cambiano,
gli editori desiderano un prodotto finito, di qualità, in tempi rapidi e queste sono caratteristiche tipiche della filiera digitale. Al massimo si aspettano una maggiore competitività».