In un mercato il cui perimetro complessivo non ha subito cambiamenti paragonabili a quelli che sono avvenuti in altri ambiti del consumo infantile e giovanile - anche di tipo culturale - le case editrici hanno aumentato e articolato la loro offerta per cercare di rispondere a nuovi e più variegati bisogni di lettura del bambino, adeguarsi ai suoi linguaggi e ai modi in cui si relaziona con altri media e informazioni.