Storie sulla rete

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Storie sulla rete
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Ciò che abbiamo visto nei nostri contributi precedenti e riferito ad aspetti, quali l’indicizzazione sui motori di ricerca e l’utilizzo il più possibile efficace dei social media per la promozione dei nostri libri, ci sollecita ad individuare correttamente lo storytelling con il quale costruire il climax che prepari l’uscita del libro e ne valorizzi la ricezione sia presso i lettori che presso i blogger letterari e, più in generale, gli influencers on line. Il lavoro in questo senso deve essere parallelamente fatto sul libro e sull’autore come dimostra l’esempio di Guy Kawasaki che si serve in modo sinergico di tutte le piattaforme digitali: dal più conosciuto Facebook ai social media meno diffusi come Google Plus. Dobbiamo infatti sempre considerare che, se Facebook nel nostro Paese è il principale social network raggiungendo 26 milioni di utenti su 28 milioni di navigatori, anche gli altri social media hanno un pubblico che, proprio perché specifico, ma molto fedele, può essere utile per raggiungere community di nicchia: da valutare quindi non solo Twitter – che raggiunge in Italia 8 milioni di iscritti e 3 milioni e mezzo di utenti attivi – ma anche Pinterest che con i suoi quasi 600 mila utenti è particolarmente significativo per un pubblico femminile ed è quindi particolarmente indicato in caso di testi indirizzati a quel target: libri di cucina, di design o di architettura riceveranno un’accoglienza di indiscutibile valore su Pinterest senza dimenticare infine Instagram che, sul target più giovane, sta prendendo piede e forse è il social network più interessante.
 

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