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Varie

Scaffali per viaggiare

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2012

di Ginevra Vassi

Ai tempi degli e-book e di Amazon hanno ancora senso le librerie specializzate? Nell’epoca di Internet e delle applicazioni che hanno rivoluzionato il nostro modo di viaggiare, a cosa possono servire le classiche guide turistiche? Le librerie di viaggio, insomma, sono destinate a scomparire? Stando alle parole di alcune delle principali librerie dedicate in Europa, sembrerebbe proprio di no. In Spagna è Altaïr a rappresentare l’eccellenza nel settore. Nata nel quartiere Raval di Barcellona, è stata aperta nel 1979, subito dopo la caduta di Franco, in un periodo in cui tra i giovani si iniziava a respirare la voglia di viaggiare e di scoprire il mondo. Questo piccolo spazio si proponeva, senza pretese, di offrire a questo nuovo pubblico informazioni su viaggi, architettura, arte e letteratura di paesi lontani. Dieci anni fa, Altair si è trasferita sulla Gran Via, ampliando la sala di lettura per i viaggiatori e rinnovando la bacheca degli annunci che propone sempre nuovi compagni di viaggio al momento di pianificare il percorso. Allo stesso tempo, le attività del Forum, pensate per presentazioni e conferenze, sono state fissate in due a settimana e sono state incluse nel calendario degli eventi all’ordine del giorno nella città.

Viaggiare tra i libri

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2012

di Elena Vergine

Se è vero che non si viaggia più come si viaggiava vent’anni fa, che le tecnologie digitali e il Web hanno cambiato il nostro modo di fare turism e anche l’editoria specializzata ha cercato strade diverse per stare al passo con le nuove tendenze. E le librerie? Che risposte danno ai cambiamenti in atto? Abbiamo analizzato tre realtà tra loro profondamente differenti ma unite dalle stesse grandi passioni: il libro e il viaggio.

Carta o new media?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2012

di Giovanni Battista Colombo

L’esperienza quotidiana, sia a livello di consumatore sia come operatori della filiera editoriale, ci presenta una realtà in cambiamento in cui i prodotti cartacei vengono sempre più affiancati da nuovi strumenti di cui si stanno scoprendo le potenzialità ed i valori aggiunti che sono in grado di dare alla fruizione dei contenuti. Il periodo che stiamo vivendo è caratterizzato infatti dalla presenza storica del formato cartaceo, di cui conosciamo bene le caratteristiche e con il quale siamo facilmente abituati a confrontarci, ed dalla presenza di strumenti che stanno aumentando sempre più la loro presenza sul mercato e per cui sono previsti tassi di crescita importanti nei prossimi anni. Viviamo dunque una fase storica di transizione importante che vede tutti gli attori della filiera coinvolti nella ricerca del proprio nuovo modello di business che, oltre ad essere economicamente sostenibile, deve cercare di generare valore per tutti gli stakeholders che sono coinvolti e, soprattutto, per il consumatore finale.

Chi è il nuovo editore?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2012

di Elisa Molinari

Chi è il nuovo editore? Cosa resta e cosa cambia nel suo lavoro? Questo il fil rouge della quinta edizione di Editech, queste le domande alle quali i relatori risponderanno nelle diverse sessioni della giornata. A cominciare dalla sessione plenaria in cui Michael Healy, direttore esecutivo del Copyright clearance centre, descriverà lo scenario digitale evidenziando i principali trend in atto con un focus particolare sugli Stati Uniti dove i cambiamenti in atto sono più significativi. La conferenza seguirà due binari paralleli: da un lato due sessioni dedicate alla creazione di nuovi prodotti editoriali, dall’altro altre due sessioni incentrate sulla comunicazione e promozione dei prodotti per i motori di ricerca e per i lettori. Nella prima sessione mattutina il tema centrale sarà il ripensamento dei libri e l’immaginazione editoriale: storytelling, nuove forme digitali, spin-off di carta e digitali, riprogettazione e contaminazione transmediale. Tra i relatori, Ana Maria Allessi, vicepresidente e direttore editoriale di Harper media, la divisione di Harper Collins votata alla sperimentazione digitale, e Craig Mod, autore, designer, editore e sviluppatore di svariati progetti che hanno user experience, storytelling e creatività come minimo comun denominatore. L’altra sessione verterà invece sull’importanza strategica del corretto uso dei dati e dei metadati, aspetto spesso trascurato ma che, se ben sfruttato, porta sicuri benefici in termini di visibilità e di ritorno economico. Tra gli altri interverrà anche David Renard di Mediaideas, società americana che ha come parola d’ordine discovery (ovvero il processo di trovare quello che si vuole). Nel mondo Web, è infatti fondamentale per gli editori iniziare a pensare a contenuti personalizzati, indirizzati a specifici segmenti di mercato, ripensati per ogni canale di comunicazione e ottimizzati per i motori di ricerca Reo (Ratings engine optimization).

Confezionare il futuro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2012

di Ester Draghi

Sempre più spesso, quando si parla delle nuove tecnologie e del digitale in relazione al loro impatto sulla filiera editoriale, si tende a focalizzare l’attenzione su applicazioni, e-book, e-reader e via dicendo, dimenticandosi di come esse invece influenzino anche servizi più tradizionali, quali legatura e confezionamento. Ma cosa si intende effettivamente per innovazione tecnologica applicata ai processi di produzione del libro? «Si può considerare innovazione tecnologica la possibilità di spostare parte delle stampe prodotte in offset verso il digitale. Nel confezionamento invece è meglio parlare di tecnologie che si adeguano al digitale, alle piccole tirature, al modo di stampare che è innovativo e più flessibile rispetto all’offset» specifica Chiara Remondino (presidente di Hrf). «Le esigenze in definitiva non cambiano, gli editori desiderano un prodotto finito, di qualità, in tempi rapidi e queste sono caratteristiche tipiche della filiera digitale. Al massimo si aspettano una maggiore competitività».

Editoria e conversioni

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2012

di Ester Draghi

Siamo nel pieno di una rivoluzione, quella degli e-book e dell’editoria digitale, ed è quindi opportuno porsi alcune domande riguardo l’adeguatezza delle prassi di lavorazione consolidatesi negli ultimi anni. I pareri di alcuni operatori del settore.

Essere Appetibili

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2012

di Elena Vergine

Tutti concordano che il mercato italiano delle applicazioni si trova ancora nella sua fase preliminare. Eppure si tratta di un segmento vivo e in grande fermento a cui gli editori guardano con molta attenzione.

Fare la differenza

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2012

di Roberta Barbieri

Le librerie indipendenti devono fare i conti con costi di gestione sempre più alti, con la concorrenza delle catene editoriali, con la grande distribuzione organizzata, con margini via via sempre più ridotti. Dall’altra sembra nascere una nuova figura: il lettore-fruitore, cioè un lettore comunque attento al prezzo e alla ricerca dell’offerta vantaggiosa, poco interessato (sembrerebbe) ai consigli del libraio, ma avido lettore dei consigli di altri lettori-fruitori suoi pari. In una situazione quale quella delineata, il gestionale può forse aiutare a fare la differenza. Ne parliamo con i responsabili dei più diffusi gestionali per libreria oggi in Italia.

Off-set do it better

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2012

di Elena Vergine

Chi l’ha detto che la stampa digitale finirà per rendere obsoleta la stampa off-set? A dir la verità in molti eppure qual è effettivamente lo scenario attuale? Luigi Bechini (responsabile marketing di Geca Industrie Grafiche) rivela che sul blog di Geca si sono divertiti a verificare le previsioni fatte negli ultimi dieci anni dai vari «guru digitali» riguardo lo sviluppo dell’e-book e ne risulta che i tassi di penetrazione e di crescita del libro digitale sono stati sistematicamente e drasticamente sovrastimati. «In Italia l’e-book vale oggi intorno allo 0,1-0,2% del mercato, mentre in Usa e Uk si aggira intorno al 7%. Stiamo parlando di un fenomeno importante, ma certamente non tale da mettere in discussione l’esistenza del libro di carta: convivenza e meticciato editoriale, non sostituzione. Spesso si tende a esagerare l’impatto delle nuove tecnologie. C’è una sorta di tecno-feticisimo che individua in un’unica innovazione il fattore che cambierà il mondo. Invece l’innovazione tecnologica non fa quasi mai tabula rasa dell’esistente, ma ne migliora alcuni aspetti. Noi per esempio abbiamo appena lanciato xquote.it, la prima piattaforma professionale di preventivazione on line dedicata agli editori. É uno strumento nuovo e unico in tutta Europa che consente all’editore forti risparmi in termini economici, ma anche di tempo».

Oltre il libro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2012

di Giorgio Kutz

In questa nuova rubrica cercheremo di dare visibilità a prodotti per tablet derivati dai libri. Quindi non alle versioni digitali «piatte» – in ePub o Pdf , ma alle «mutazioni genetiche» più interessanti, per la ricerca di nuove dimensioni o per lo sfruttamento delle nuove potenzialità disponibili. Esamineremo prodotti di editori e non editori, ma il fil rouge sarà sempre e solo l’origine, nel libro su carta.

Piattaforme ed editori

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2012

di Elena Vergine

Solo 15 anni fa non sembrava che una possibilità lontana, oggi l’e-commerce è una reltà, in Italia e nel mondo e il settore editoriale è stato uno dei primi a intuirne le potenzialità. Poi, come ricorda Davide Giansoldati (managing director di DGLine srl) «dopo gli editori a sostenere l’e-commerce sono arrivati i player del mondo dell’elettronica e del turismo, seguiti poi dalle assicurazioni. Chi più chi meno, avevano tutti un “retro-messaggio” nelle proprie campagne di comunicazione: comprare su Internet è sicuro, facile e veloce. Il risultato? L’84% degli utenti italiani afferma di aver effettuato acquisti on line negli ultimi mesi [Fonte Casaleggio Associati/Ispo, 2011]». Parlando dell’evoluzione dell’e-commerce non si può dimenticare il ruolo che ha giocato «Google con l’innovazione qualitativa nelle ricerche che ha reso più semplice la navigazione degli utenti e l’avvento dei social network. Non si può non citare poi realtà come Hoepli.it, Bol.it, laFeltrinelli.it e Amazon con le loro innovazioni, promozioni e stimoli: c’è sempre da imparare dalle scelte e dai risultati degli altri player del settore. Ora nel 2012 l’e-commerce nel settore editoriale è una realtà affermata e in continua crescita. L’avvento degli ebook darà nuova linfa e aprirà nuove possibilità e opportunità».

Promuovere il libro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2012

di Lorenza Biava

I canali di vendita stanno rapidamente mutando e con essi le reti di promozione. Anello indispensabile tra librerie ed editori, la promozione è oggi chiamata ad affrontare la sfida dell’on line ma anche delle catene e del franchising, formule che richiedono, e richiederanno, sempre più alla promozione un approccio diverso rispetto a quello già collaudato con le libreria tradizionale.

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