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Ediser

Gli usi del libro

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2007

di Valerio Concari

Sotto il titolo generale di Testi, forme e usi del libro, si è svolta nei giorni 13 e 14 dello scorso novembre la prima edizione delle giornate di studio del Centro Apice (Archivi della parola, dell’immagine e della comunicazione editoriale), dell’Università degli studi di Milano, edizione che aveva come titolo specifico «Teoria e pratiche della cultura editoriale». Le giornate di studio di Apice – che vorrebbero avere, a partire da questa edizione, una cadenza annuale – portano sin dal titolo complessivo un richiamo alle forme materiali dei testi e alle pratiche della lettura che sono parole chiave della ricerca dello studioso oggi al centro della nostra attenzione.

L'importanza dell'informazione

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2007

di Redazione

Sia quello che sia, il crescente numero di titoli pubblicati impone al libraio scelte e strategie in grado di coniugare ampiezza di assortimento con la gestione quotidiana dell’operatività della libreria. E certamente questi nuovi scenari non possono che influire e contribuire a riconfigurare anche il ruolo della distribuzione. Ne abbiamo parlato con Gabriele Panimolle, presidente del Consorzio Egaf, da quesi vent’anni specializzato nell’offrire servizi ai punti vendita specializzati in libri professionali.

La rivoluzione della lettura

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2007

di Alberto Cadioli

Inscrivere e cancellare. Cultura scritta e letteratura dal XI al XVIII secolo è, come tutte le opere di Roger Chartier, uno studio ricco anzitutto di sollecitazioni per coloro che pongono al centro dei propri interessi la storia del libro e la storia delle edizioni.

Quale promozione per quale lettore?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2007

di Giovanni Peresson

Non c’è media o grande città italiana che non abbia oggi un proprio festival letterario o filosofico, una fiera o un salone del libro, grande o piccolo, specializzato o generalista, in gazebi installati nella piazza principale o sul lungomare o in un edificio adattato allo scopo. Come sempre da tre anni a questa parte è a Bari che nel Forum di Passaparola si finisce per avere un quadro puntuale e dettagliato di quello che si muove su questo fronte nel nostro Paese. Lo si ha attraverso le numerose e sintetiche comunicazioni (mai più di 10’ a testa) di chi in Italia inventa e gestisce alcune esperienze originali di promozione della lettura. Quest’anno, per fare alcuni nomi, Irene Scarpati del Coordinamento genitori democratici di Roma, Renata Gorgani del Castoro di Milano con il Festival Tuttestorie (che è anche l’unico che si svolge nella città di Milano!), Rosella D’Amato della Biblioteca Acquaviva delle Fonti, padre Fabrizio Valetti del Centro Hurtado di Scampia, Emanuela Angioli della Libreria Tuttestorie di Cagliari, Paola Gagliarone del Progetto circoli di lettura in biblioteca del Comune di Roma, Luca Ferrieri con le sue maratone di lettura (ma non solo) della biblioteca di Cologno Monzese, Antonella Saja della Biblioteca comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Stefano Fracasso sindaco di Arzignano, ecc.

Strategie produttive in cambiamento

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2007

di Paola Dubini e Carlo Emanuele Bona

Le tecnologie digitali permettono una gestione più efficiente e personalizzata dei processi, in risposta alla necessità crescente di flessibilità e integrazione in ambiti competitivi con caratteristiche molto diverse fra loro. A oggi, applicazioni legate alla gestione delle informazioni in formato digitale consentono da un lato un completamento e un arricchimento dell’offerta editoriale e dall’altro uno snellimento e una velocizzazione dei processi editoriali, produttivi, distributivi, di promozione e relazione con il cliente. Inoltre, la gestione integrata ai flussi produttivi e amministrativi consente un ulteriore aumento di efficienza.

Troppi libri anche per i professionisti?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2007

di Redazione

Facciamo il punto degli scenari di sviluppo dell’editoria professionale, affrontando quest’anno il tema dell’innovazione di prodotto e di processo, di fronte a una domanda sempre più specializzata e a canali di vendita che devono fronteggiare l’aumento costante della produzione di titoli. Uno scenario che, in misura diversa, è toccato dall’evoluzione tecnologica che, come abbiamo visto nelle pagine precedenti, offre grandi opportunità, ma impone anche agli editori di entrare in nuove logiche di programmazione e produzione. Abbiamo parlato con Marco Regruto (Giappichelli); Gianluca Gatta (Experta); Massimo Esposti (RGB).

Una domanda non intercettata

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2007

di Massimo Gentili

«Allo storico problema italiano del limitato numero di lettori, di individui cioè che cercano libri, si affianca oggi quello dei lettori che non trovano i libri che cercano; Ibs sta dando il suo contributo per migliorare l’incontro tra domanda e offerta di cultura». Partirei da qui perché è interessante leggere in parallelo, incrociandoli tra loro, i dati sulla ripartizione territoriale dei lettori in rapporto alla popolazione italiana e quelli della ripartizione territoriale delle vendite Ibs in rapporto a quelli della distribuzione libraria. In entrambe i casi, i dati del Mezzogiorno sono quelli che presentano segno opposto rispetto a quelli delle altre zone del Paese: segno negativo sulla domanda di lettura in rapporto alla popolazione, ma segno positivo sulle vendite di libri on line in rapporto a quelle della distribuzione delle librerie sul territorio.

Una rete di informazioni

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2007

di Redazione

Dal 1° gennaio 2007 i titoli pubblicati da Tecniche Nuove (novità e catalogo) saranno promossi da una rete di agenti che fa direttamente capo alla casa editrice, uno sforzo e una sfida di non poco conto, ma di grande valore strategico, come ci spiega in questa intervista il responsabile dell’area libri, Giorgio Albonetti.

Visioni di ieri, scenari di oggi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2007

di Cristina Mussinelli

La stampa digitale prevede l’utilizzo di macchine da stampa digitali, che permettono di produrre un numero ridotto di copie con costi complessivi minori rispetto alla tradizionale stampa offset. Per l’editore in questo caso si tratta di fare una valutazione economica tra le due diverse modalità di produzione. La scelta di solito avviene perché la stampa digitale permette di ridurre il magazzino e di calibrare meglio gli investimenti. I canali distributivi dei libri prodotti con la stampa digitale sono gli stessi di quelli prodotti con i tradizionali sistemi di stampa. L’utilizzo del print on demand (PoD) invece prevede la stampa di poche (a volte anche una sola) copie di un libro sulla base delle specifiche richieste dei clienti e in molti casi è una delle possibili opzioni offerte dai siti Internet delle case editrici. In questo caso l’obiettivo principale non è tanto o solo il risparmio economico, quanto proporre nuovi servizi ai propri clienti.

Chi non legge non mangia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2006

di Mauro Rosi

Dire che il libro «è cultura» è ormai un luogo comune: chi potrebbe non esser d’accordo? Finalmente – come nei recenti Stati generali organizzati dall’Aie a Roma – abbiamo sentito dire che il libro «è economia »; preferiremmo dire che esso è, con Adam Smith, la «ricchezza delle nazioni». A causa di questa sua rilevanza strategica, che ne fa un prodotto «ultra-culturale», il libro è al centro di tutta una serie di sforzi finalizzati a rinforzarne la presenza sul piano sociale ed economico, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, dove la produzione e il consumo sono scarsi e precari, specialmente in Africa. Nel campo dell’edizione, nonostante la grande diversità culturale, linguistica, geografica, storica e politica, i Paesi dell’Africa subsahariana, dove il tasso di analfabetismo arriva in alcuni casi al 60%, presentano una serie di problemi comuni.

Dal Lazio verso il mondo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2006

di Redazione

Una realtà editoriale in cui operano prevalentemente piccole e medie imprese che spesso singolarmente non hanno la forza per proporsi con strategie organiche nel contesto di mercato internazionale. Come fare allora per ottimizzare le risorse a disposizione? Ne abbiamo discusso con Gianni Gremese, presidente del Consed.

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