Come evidenziato nell’articolo precedente, il 67,2% delle case editrici siciliane può essere annoverato nella categoria dei «piccoli editori», con tutte le implicazioni che abbiamo visto a livello di possibilità di penetrazione del mercato (nazionale, ma spesso anche solamente regionale), di capillarità di distribuzione e promozione, come di accesso ai già esigui interventi regionali a sostegno dell’editoria locale. I numeri parlano chiaro, sono oggettivi, ma spesso non riescono a dare il senso della complessità di realtà che compongono questa astratta «classe di imprese». Sentiamo, dunque, dalle parole di alcuni di questi piccoli editori locali, quali sono le problematiche e i punti di forza dell’essere editori in Sicilia.