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L'ultimo stampatore

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L'ultimo stampatore
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Nell’era della smaterializzazione della forma del codex e della digitalizzazione dei contenuti vi è, in Piemonte ad Alpignano, l’ultimo avamposto di un’arte ormai perduta: la composizione a mano. Si tratta della casa editrice Tallone, fondata nel 1938 da Alberto Tallone e oggi guidata dal figlio Enrico, l’unica in Europa a pubblicare libri composti a mano. Una tradizione che affonda le sue radici alle origini della stampa e che la famiglia Tallone porta avanti per amore del bello e del ben fatto, dando vita a volumi dall’estetica senza pari e che li hanno resi celebri in tutto il mondo. «Bisogna ricordare che mio padre Alberto (1898-1968), fondatore della casa editrice, giunse all’editoria dal tirocinio presso le Messaggerie italiane di Milano come promotore del bel libro negli anni Venti, e successivamente attraverso l’esperienza di libraio antiquario sotto l’insegna della propria “Maison rustique” in via Borgonuovo 8, nell’ex Convento di S. Erasmo (sede poi distrutta in un pesante bombardamento alleato nel ‘43) – racconta Enrico Tallone –. Si era allora in pieno macchinismo. La velocità nella produzione degli stampati era ormai acquisita da cent’anni, poiché la rotativa tipografica (40.000 copie all’ora) fu messa a punto in Nord America già nella prima metà dell’Ottocento. La passione per il libro, per sua natura affascinante dato che ha un corpo fisico ma contiene pensiero (dunque materia e spirito), lo portò all’età di 31 anni all’apprendistato presso il maestro Maurice Darantiere, il quale aveva pubblicato, tra gli altri, qualche anno prima, l’Ulisse di James Joyce in prima edizione a spese di Silvia Beach».
 

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