L’editoria enogastronomica italiana, proprio come la cucina che rappresenta, è ricca di particolarità e differenze, con un denominatore comune: la qualità.
Per presidiare con successo questo settore centrale della nostra cultura bisogna avere la mente aperta e cogliere le macrotendenze che lo caratterizzano a livello internazionale – come abbiamo visto nelle interviste precedenti di Edouard Cointreau e Vittorio Castellani –, ma serve anche uno sguardo attento a individuare e valorizzare le peculiarità locali del territorio.
Il tema di Expo 2015 (Nutrire il pianeta, energia per la vita) si pone come momento di dialogo tra i protagonisti della comunità internazionale sulle principali sfide dell’umanità sul piano alimentare, un contesto nel quale la produzione enogastronomica italiana può giocare un ruolo determinante. Educare alla nutrizione, al rispetto delle tradizioni, a preservare la biodiversità e alla salvaguardia delle risorse naturali sono solo alcuni degli argomenti che i libri di cucina permettono di affrontare.
Libri belli e ben fatti, curati nei minimi dettagli, dalla fotografia alla grafica, dalla scelta dei materiali di stampa a quella dei contenuti. Opere ricercate, pensate e, perchè no, amate fino in fondo da chi le fa e le produce. Perchè l’altro elemento che condividono le realtà che abbiamo scelto per rappresentare questo piccolo scorcio del settore editoriale è proprio la passione per il proprio mestiere. Una dedizione che, da sola, è la più grande garanzia di qualità.