Agli editori piace pensare al mercato dei libri come al campionato di calcio. Ogni editore mette in piedi il miglior team per la stagione (il catalogo) e compete sul campo per capire chi primeggerà (attraverso le vendite). Quello che sfugge loro è che non stanno affatto giocando una partita dello sport più diffuso al mondo, ma piuttosto qualcosa di molto più simile al football americano, che piace moltissimo ad una nicchia della popolazione mondiale – gli americani – ma che il resto del mondo praticamente ignora. Il fatto è che nel mondo di oggi, così pieno di distrazioni tecnologiche, pubblicare libri, venderli e anche leggerli è sempre più un’attività di nicchia piuttosto che l’hobby mainstream che vorremmo credere.
Sicuramente ci sono Paesi dove leggere resta un passatempo popolare, e molto spesso la diffusione della lettura è strettamente legata alla qualità dell’educazione scolastica ricevuta. La Finlandia che è nota per il suo ottimo sistema scolastico, ne è forse l’esempio migliore. «I libri giocano un ruolo molto importante nella società finlandese – spiega Sakari Laiho, direttore dell’Associazione degli editori del Paese – e secondo le ultime ricerche, il 77% della popolazione compra almeno un libro all’anno». Nel Paese nordico, inoltre, il 75% dei genitori legge ad alta voce ai propri figli, una pratica il cui ruolo nella futura predisposizione alla lettura è provato. Ma c’è di più perché lo stesso mestiere di scrivere è considerato una delle professioni socialmente più prestigiose.
Tuttavia, non è solo l’educazione a dover essere chiamata in causa quando analizziamo la diffusione della lettura e quindi, indirettamente, la possibilità di crescita di un mercato. Mentre gli abitanti di un Paese povero come la Cambogia hanno raggiunto un tasso di literacy (che ricordiamo consiste nella capacità di leggere e comprendere correttamente un testo) del 77,6%, la lettura è quasi esclusivamente praticata all’interno delle scuole e, come risultato di anni di oppressione politica e di povertà, il piacere per questa attività è quasi del tutto scomparso.