Negli ultimi dieci anni si è combattuta una sorta di guerra civile nel nostro settore. La linea del fronte è
stata perlopiù facilmente identificabile: stampa contro digitale. I tradizionalisti sostengono che la stampa, da millenni a fondamento del settore, rivesta tuttora un ruolo cruciale e che continuerà a trainare il fatturato nell’immediato futuro. I paladini del digitale ritengono che sia giunta l’ora di «innovare» e far leva sulle più recenti tecnologie editoriali per sviluppare nuovi modi di creare
e fornire storie ai lettori.
La guerra non è finita e i combattimenti sono in una fase di stallo. Nei mercati digitali ormai maturi, la crescita si è in gran parte livellata, e la produzione a stampa si è dimostrata sorprendentemente resiliente. In realtà l’editoria non è in guerra con se stessa. Il vero fronte è contro la miriade di distrazioni digitali che hanno spostato l’attenzione dei consumatori dai libri. Leggi: i videogiochi. Quando il videogioco Grand Theft Auto V è uscito sul mercato lo scorso 17 settembre, ha venduto un numero strabiliante di copie, 11,2 milioni, nelle prime ventiquattro ore, e nei primi tre giorni ha ottenuto vendite per un miliardo di dollari. Il Guinness dei Primati segnala che le sue vendite hanno frantumato sei record mondiali, compreso quello per il maggior fatturato realizzato da un prodotto per l'intrattenimento in ventiquattro ore.