Sembra proprio di no, secondo quanto emerge dal Secondo rapporto annuale sullo stato dell’industria videoludica in Italia, realizzato da GfK, per conto di Aesvi (Associazione editori software vdeoludico italiana) che rappresenta le principali aziende produttrici di videogiochi, di software di intrattenimento e di consolle e piattaforme operanti in Italia.
Anzi, i giocatori più accaniti sono giovani uomini tra i 18 e i 44 anni, lettori di quotidiani, appassionati di musica, esplorativi, progettuali. Non solo loro però: un italiano su due gioca, un dato che, se parliamo di numeri,equivale a 24 milioni di persone. Dieci milioni poi sono donne, cioè il 39% dell’universo dei videogiocatori e anche nella fascia dei bambini tra i 6 e i 17 anni il videogioco ha un forte seguito: gioca infatti il 96% dei bambini e ragazzi.