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Mercato

Si conferma il momento d’oro degli audiolibri in Canada e Uk

di Antonio Lolli notizia del 14 giugno 2018

Attenzione, controllare i dati.

Nei giorni scorsi sono stati diffusi i dati relativi all’andamento del settore degli audiolibri in Canada e nel Regno Unito nel 2017. In entrambi i casi si tratta di una crescita che non mostra segni di cedimento. Anzi, conferma un trend positivo diffuso in molti altri mercati editoriali, dagli Stati Uniti alla Spagna, dalla Svezia alla Germania.

Nello State of Digital Publishing in Canada 2017 – il report pubblicato ogni anno da BookNet Canada sull’andamento dell'editoria digitale nel Paese – si mostra come il 61% degli editori canadesi oggi realizzi audiolibri digitali. Una crescita notevole, se si pensa che questa percentuale era del 37% del 2016 e solo del 16% del 2015, favorita anche dalle rosee aspettative degli editori: il 73% si aspetta infatti un ulteriore incremento di vendite di audiolibri nei prossimi mesi.

L’indagine si è spinta anche a indagare le modalità di produzione degli audiolibri in Canada. Il 43% delle aziende si è dotato della strumentazione e degli apparati di registrazione necessari per poter realizzare internamente gli audiolibri, mentre il 40% esternalizza la produzione all’esterno, come per esempio a service editoriali. Il 10% affida invece la produzione alla piattaforma su cui saranno distribuiti gli audiolibri.

Il grande interesse suscitato oggi dagli audiolibri si inserisce in un quadro che vede in affanno sia il mercato del libro fisico che la propensione alla lettura nel Paese. Il 2017 è stato infatti un anno caratterizzato da segni negativi delle vendite di libri fisici, con un calo del 4% a volume e del 3% a valore.  Da alcuni anni si assiste inoltre a una  progressiva diminuzione del numero di persone che dichiarano di aver letto almeno un libro in uno qualsiasi dei formati disponibili (cartaceo,  e-book o audiolibro) negli ultimi 12 mesi.  Se nel 2014 l’88% delle persone intervistate aveva dichiarato di aver letto almeno un libro , nel 2018 questa percentuale è scesa all’81%. E l'andamento che emerge confrontando i risultati degli ultimi 5 anni è rappresentato da un calo ripetuto anno dopo anno: nel 2015 era l’84% a dichiarare di aver letto, nel 2016 l’83% e nel 2017 l’82%.




Attraversiamo l’Atlantico e arriviamo nel Regno Unito, dove siamo nel pieno della #LoveAudio Week, una settimana interamente dedicata alla promozione dell’audiolibro al pubblico, con una forte campagna web e social (in particolare su Facebook, Twitter e Instagram) e con l'organizzazione di eventi in librerie e biblioteche. La Publishers Association ha colto così l’occasione per rendere noti alcuni dati sul settore.

I ricavi derivanti dal download di audiolibri in Uk nel 2017 hanno raggiunto il record di 31 milioni di sterline (circa 35,4 milioni di euro), con una crescita del 22% rispetto all’anno precedente. Gli audiolibri sono la categoria in più rapida crescita all’interno del mercato editoriale britannico: secondo i dati comunicati dagli editori, infatti, le vendite sono più che raddoppiate dal 2013. Tutti risultati che rafforzano ulteriormente la tendenza positiva già rilevata da Nielsen nell’ultima edizione del Books and Consumer Survey. L’indagine relativa al 2017 ha mostrato che, nel corso dell’anno, 5,7 milioni di persone in Uk «hanno comprato o ascoltato un audiolibro in uno dei formati disponibili negli ultimi 12 mesi, con una crescita del 7% rispetto al 2014».

Una curiosità: i principali appassionati di audiolibri sono gli uomini di età compresa tra 25 e 44 anni. Se un po’ in tutti i principali Paesi la lettura risulta essere un’attività preferita in media maggiormente dalle donne, la Publishers Association sottolinea che «la capacità dell’audiolibro di attirare gli uomini ai contenuti editoriali è per noi un aspetto particolarmente promettente».
Il magico potere degli audiolibri, verrebbe da dire.


L'autore: Antonio Lolli

Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.

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