Nel giro di pochi mesi, Milano ritrova tre librerie che fanno parte della sua identità culturale: non nuove aperture, ma ritorni e restyling che intrecciano memoria e futuro. La Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele II, Il Trittico in via San Vittore e la Libreria Cortina in Largo Richini, davanti all’Università Statale, hanno scelto di festeggiare la propria rinascita con eventi aperti ai lettori. A queste storie si affianca l’apertura di una nuova Feltrinelli in Corso Genova, che arricchisce il panorama cittadino con una vocazione contemporanea e urbana.
Rizzoli in Galleria, bottega storica e frequentazione internazionale
La
Rizzoli Milano, fondata nel 1929 e dal 1952 ospitata nella prestigiosa sede della Galleria Vittorio Emanuele II, è da decenni un punto di riferimento non solo per i milanesi ma per i visitatori da tutto il mondo. Dopo mesi di lavori,
l’8 maggio 2025 la libreria ha riaperto con un restauro firmato dallo studio Paolo Lucchetta Retail Design, che ha saputo unire memoria e innovazione. Sono stati valorizzati gli elementi storici più amati del marchio – la sala Ottagono, i tavoli in ciliegio, le maniglie in ottone a forma di «R» – e affiancati a soluzioni contemporanee: nuove luci, spazi più fluidi, postazioni digitali per la ricerca dei volumi.
Oggi Rizzoli Milano si estende su due piani e offre un assortimento ampio e internazionale, capace di soddisfare tanto il lettore abituale quanto il turista di passaggio. La sezione dedicata alle novità editoriali dialoga con una selezione di accessori e guide ispirate alla città; il piano inferiore ospita le aree tematiche della libreria e lo spazio We Are Junior, pensato per i più piccoli.
Il Trittico: ogni mattina serrande aperte alle 7.30 per contribuire alla vita cittadina
Nata nel 1958, la libreria Il Trittico si è affermata negli anni come presidio culturale nel quartiere Sant’Ambrogio, fino a stabilizzarsi nella sede di via San Vittore 3. Negli scaffali, curati con un ordine che privilegia la coerenza e la leggibilità per editore, si trovano circa 14.000 titoli, con particolare attenzione alla psicologia, alla narrativa, alla saggistica e a una selezione sempre aggiornata per ragazzi.
Dal 2023 la libreria è co-proprietà della casa editrice Neri Pozza, che ha sostenuto i lavori di rinnovamento frutto del progetto di Audrey Cadonà e Giuliano Pellizzari Architetti. Così, dopo alcune settimane di cantiere, il primo settembre 2025 Il Trittico ha rialzato la serranda allo stesso orario di sempre, le 7.30. Pietro Linzalone – che ha rilevato la libreria nel 2000 e la gestisce assieme a Michele Bertinotti e Vincenzo Buscema – sottolinea come «la scelta di aprire alle 7:30 significhi proprio questo: fiducia e volontà di partecipare alla vita della città con determinazione e il sorriso ben stampato sulle labbra».
Una delle iniziative più originali della libreria, d’altronde, sono le presentazioni in incognito, in cui scrittori e scrittrici – talvolta molto noti – vestono per qualche ora i panni di chi consiglia libri agli avventori. Una formula che l’ha resa ulteriormente laboratorio di relazione e luogo in cui librai, libraie, scrittori, scrittrici e persone lettrici intessono attivamente la vita culturale attorno ai libri.
Libreria Cortina in Statale, tra tradizione familiare, universitaria e comunitaria
La storia della Libreria Cortina comincia nel 1946, quando Aldo Cortina, giovane della Valbelluna arrivato a Milano per studiare all’Accademia di Brera, iniziò a vendere libri davanti all’Università Statale. L’anno dopo aprì la prima sede in via Festa del Perdono; nel 1967 la libreria si trasferì nell’attuale sede di Largo Richini, progettata da Italo Lupi, e dagli anni ’80 è gestita dai figli di Aldo.
Oggi Cortina è una delle librerie indipendenti più fornite della città, con 90.000 titoli disponibili che spaziano dalla manualistica universitaria alla saggistica, fino alla narrativa. Il rapporto stretto con la Statale ne fa da sempre un punto di riferimento per studenti, studentesse e docenti, ma la libreria ha saputo ampliare l’offerta anche a un pubblico cittadino più ampio, curioso e appassionato. Il recente restyling degli spazi è stato curato da Francesco Cortina, che ha rinnovato e ampliato la libreria rispettandone l’impianto originario e rafforzandone la vocazione di luogo accogliente e funzionale.
Il
18 settembre 2025 la libreria festeggerà la riapertura con
una grande serata aperta al pubblico.
Dalle 18.30 lettori e lettrici potranno scoprire i nuovi, ampliati, ambienti e brindare insieme, in compagnia di ospiti come Elena Cattaneo, Giulio Guidorizzi, Matteo Lancini, Telmo Pievani, Alessandro Robecchi e altri ancora. Una festa per celebrare non soltanto un intervento architettonico, ma la continuità di una comunità che da quasi ottant’anni trova in Cortina un punto di riferimento.
Feltrinelli in Corso Genova, la nuova apertura con rassegna stampa dal vivo
Il 4 settembre 2025 Milano saluta l’inaugurazione della Feltrinelli di Corso Genova 20, la tredicesima in città e la diciannovesima in Lombardia. L’appuntamento è per le 19.00 con il taglio del nastro e i firmacopie di alcuni degli autori e delle autrici pubblicati dal gruppo: Domenico Dara, Concita De Gregorio, Umberto Galimberti, Lorenza Gentile, Gad Lerner, Paolo Maggioni, Federica Manzon, Giacomo Papi, Valeria Parrella, Rosario Pellecchia, Gio Quasirosso, Silvia Ziche e molti altri.
Distribuita su due livelli (100 m² al piano terra e 450 m² al piano superiore), propone oltre 30.000 titoli, dalla narrativa al giallo, dall’editoria per ragazzi alle edizioni in lingua originale, con uno spazio dedicato a incontri, presentazioni e book club.
Il piano d’ingresso accoglie i lettori con una selezione pensata come le pagine di un quotidiano, organizzata attorno ai temi di attualità. Da ottobre, ogni sabato alle 10.30, la libreria ospiterà Lampi, la rassegna stampa del sabato, appuntamento curato di volta in volta da un giornalista diverso, che commenta i fatti della settimana e propone letture mirate. Un format che punta a radicare la libreria nel tessuto urbano contemporaneo, rendendola non solo un punto vendita, ma un luogo di confronto sui temi del presente.