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Varie

Effetto Premi

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2015

di Sandro Pacioli

Il numero di copie vendute rappresenta, per l’editore straniero, uno degli indicatori più importanti attraverso cui giungere alla decisione di acquistare i diritti di traduzione di un autore italiano: e nel marketing della casa editrice – accanto alla gestione del lancio, a quella commerciale e del brand dell’autore, alla comunicazione tradizionale e non e alla partecipazione dell’autore a incontri con il pubblico – la vincita (e la costruzione della strategia per conseguirla) di un premio letterario costituisce una leva che torna ad avere la sua importanza anche nel prolungare il ciclo di vendita del titolo, così come nel far muovere quelli usciti in precedenza; sia nella versione cartacea (che qui misuriamo) che in quella e-book (di cui, al momento, nulla possiamo sapere e dire). Con la collaborazione di IE-Informazioni editoriali abbiamo provato proprio a vedere l’effetto premio su sei autori italiani che nel 2013 e nel 2014 hanno partecipato e vinto i tre principali premi letterari.

Effetto Risiko

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2015

di Lorenza Biava

«Lo scopo del gioco è il raggiungimento di un obiettivo predefinito, segreto e diverso per ciascun giocatore, che può consistere nella conquista di un certo numero di territori, nella conquista di due o più continenti o nell’annientamento di un player avversario». Questo è quello che si legge sulla plancia di Risiko, uno dei più diffusi e conosciuti giochi di strategia; ma con qualche piccola correzione potrebbe essere anche un ottimo modo di guardare all’edizione 2015 della classifica dei maggiori editori a livello globale, promossa per il nono anno consecutivo da «Publishers Weekly» e «Livres Hebdo». Se Pearson si conferma l’editore più importante per fatturato (7,072 miliardi di dollari nel 2014), le grandi acquisizioni, la transizione al digitale e l’emergere di nuove potenze editoriali come la Cina hanno giocato un ruolo fondamentale nella classifica di quest’anno. Partiamo dalla performance degli editori italiani. Il primo che troviamo in classifica è DeAgostini, al 18esimo posto, con una revenue stimata di 1,367 miliardi di dollari, che ha perso cinque posizioni rispetto allo scorso anno. Segue il Gruppo editoriale Mauri Spagnol, anche lui in leggera discesa – dal 34esimo al 35esimo posto in classifica – con un fatturato di 460 milioni di dollari; leggermente distaccato troviamo il Gruppo Mondadori, che passa dalla 36esima alla 37esima posizione con un fatturato di 410 milioni di dollari. In calo anche il quarto editore italiano presente in classifica, Rcs Libri, che passa dalla posizione 44 alla 48 (271 milioni di dollari).

I numeri della produzione

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Febbraio 2015

di Giovanni Peresson

Si inizia a intravedere l’andamento consolidato della produzione libraria in questo 2014: i libri perdono un 3,9% (sono quasi 2.400 titoli in meno!) rispetto al 2012. Allo stesso tempo crescono gli e-book: si passa da 19 mila a quasi 39 mila.

La lettura fotografata #2

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Gennaio 2015

di Redazione

In questo numero vi presentiamo la seconda tornata delle 30 fotografie che componevano la mostra La Lettura fotografata, organizzata dall'Associazione italiana editori in occasione di Bookcity 2014 ed esposta presso i frigoriferi milanesi.

La versione di Gud: Natale is coming

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2014

di Redazione

Dicembre è il mese delle feste e dei regali, il problema è individuare quello giusto e... muoversi per tempo! In questa tavola Gud, tormentato dagli spiriti del Natale, decide di risolvere i suoi problemi mettendo un libro sotto l'albero...

Far conoscere le eccellenze

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2015

di Emilio Sarno

In anni non molto lontani, un titolo ogni quattro pubblicati dagli editori italiani era la traduzione di un libro straniero. Nel 2014 siamo scesi al 17%. Nel 2001 vendevamo ai nostri colleghi stranieri diritti di edizione per circa 18 mila titoli. Oggi sfioriamo i 5 mila. Certo, continuiamo a comprare più di quanto vendiamo, perché i lettori in Italia saranno pochi, ma questi pochi sono molto curiosi e vogliono leggere quanto di meglio le letterature e le editorie dei vari Paesi stampano per i loro lettori. In questi anni è avvenuta una silenziosa ma importante trasformazione. Abbiamo imparato a pensare ai libri non più solo guardando al nostro cortile di casa, ma anche alle possibilità offerte da un mercato sempre più internazionale e in cui la libera circolazione dei diritti di edizione costituirà l’asse portante degli sviluppi futuri.

Il futuro della lettura sarà lo smartphone?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2015

di Dennis Abrams

Sul Wall Street Journal, Jennifer Maloney scrive: «Non sarà l’e-reader la piattaforma che dominerà le future vendite del mercato editoriale, ma lo smartphone». Prendiamo il caso di Andrew Vestal, Program Manager di Microsoft. Con sua grande sorpresa, Vestal ha scoperto che il modo migliore per trovare il tempo di leggere, tra il lavoro in ufficio e quello di papà, era cercarlo nelle brevi pause quotidiane, grazie al suo iPhone: «Volevo che la lettura fosse parte della mia vita» ha dichiarato al Wall Street Journal. «Se avessi continuato ad aspettare di avere, di nuovo, il tempo che una volta dedicavo ai libri (cinque ore al giorno), avrei smesso di leggere del tutto». Vestal non è il solo. Il Wall Street Journal riporta che, secondo un sondaggio Nielsen condotto lo scorso dicembre su un campione di 2 mila persone, quasi il 54% degli acquirenti di e-book ha dichiarato di utilizzare, almeno in parte, lo smartphone per la lettura; un dato in forte crescita rispetto al 24% del 2012.

Il promotore editoriale ai tempi del digitale

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2015

di di Valeria Pallotta

I colporteurs, oggetto di una recente mostra a Milano e di un libro, erano venditori ambulanti che tra il XVI e il XX secolo hanno contribuito alla diffusione della cultura, portando in aree anche isolate e remote dai libri alle stampe, fino ai lunari, calendari, almanacchi e testi religiosi. Oggi questa diffusione avviene grazie alla figura del promotore editoriale, che si trova a navigare in acque inquiete perché opera in un mercato scosso dalla concorrenza delle tecnologie digitali dei mezzi di comunicazione, dall’irruzione degli acquisti on line, dalla trasformazione delle librerie, dalla mutata interazione della società con la lettura. Concepire questo mestiere come quello del venditore ambulante delle novità editoriali ha generato negli ultimi anni un equivoco, trasformando il promotore da consulente del libraio in grado di «vedere» il tessuto di fermenti culturali che attraversano un territorio, per intercettarli e tradurli in vendite, a operatore commerciale, troppo spesso stretto tra novità da piazzare e obiettivi da raggiungere per la sostenibilità dei costi della proposta editoriale. Se l’attività della promozione diventasse uno storytelling segmentato, per cui in diverse modalità e tempistiche il promotore valorizzasse sul territorio i libri prima in fase di prenotazione, quindi in occasione dell’uscita, non tornerebbe a essere una figura fondamentale di connessione della filiera? Per meglio comprendere l’utilità e le potenzialità spesso inespresse di questa figura professionale, ci si confronterà con tre promotori editoriali di varia che rappresentano realtà differenti, hanno ruoli diversi e operano in aree geografiche distinte: Roberto Malgrati, ispettore alle vendite e referente presso Promedi, Michele Grossi, promotore editoriale per Laterza, e Pina Micoli, ispettore alle vendite presso la casa editrice Einaudi e il Gruppo Mondadori.

La versione di Gud: viaggiare

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2014

di Redazione

I libri di viaggio stanno cambiando forma, ma continuano ad essere - oggi come ieri - strumenti indispensabili per il turista. Gud rivisita uno dei romanzi d'avventura più amati di sempre, l'Isola del tesoro, per raccontarci il suo personalissimo rapporto con le guide di viaggio.

La versione di Gud: libri d'arte (per bambini)

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2014

di Redazione

Non c'è nulla di più bello ed importante dell'arte per aiutare i nostri figli a crescere con la mente aperta. La cultura dell'arte si impara fin da piccoli e l'editoria mette a disposizione un'offerta assai variegata e multiforme per stimolare la creatività dei più piccoli... non senza qualche trascurabile effetto collaterale!

La versione di Gud: tutti in cucina

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2014

di Redazione

Per molti italiani ormai la cucina è diventata una vera e propria ossessione: trasmissioni Tv, blog che imperversano sul Web e libri per ogni tipo di aspirante cuoco. Sul numero di settembre del «Giornale della Libreria» Gud ci racconta il suo personale punto di vista.

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