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Editori

Animali... sulla carta

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2015

di Marco Pondrelli

«Il nostro amore per gli animali si misura dai sacrifici che siamo pronti a fare per loro». Questo noto aforisma di Konrad Lorenz, lo scienziato austriaco considerato il padre dell’etologia moderna, riassume molto bene il sentire comune di oggi, sia dei possessori di animali che dei semplici appassionati. Centri estetici ad hoc, feste ed eventi dedicati, mostre organizzate per sottolineare la somiglianza tra l’animale domestico e il proprio padrone, negozi di abbigliamento e di oggettistica: l’interesse e la dedizione per gli «amici a quattro zampe» infatti stanno aumentando sempre di più e stanno generando nuove opportunità per tutti i settori interessati. Questo vale anche per la produzione editoriale, che sta vivendo un periodo particolarmente promettente, nonostante le difficoltà del mercato degli ultimi anni. Le pubblicazioni dedicate agli animali, in particolare a cani e gatti, sono molto eterogenee e rispondono a esigenze e finalità diverse: testi divulgativi sul comportamento animale, libri dedicati agli operatori del settore, come addestratori e specialisti della pet therapy, ma anche storie toccanti sul rapporto uomo/animale. Abbiamo quindi chiesto a cinque case editrici di fare il punto sull’andamento del settore e sulle principali novità in arrivo.

Classifiche

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2015

di Marco Pondrelli

Il ritorno di Francesco. Potremmo commentare così la classifica generale relativa al mese di giugno. Su venti posizioni, infatti, ben cinque – tra cui le prime due – sono occupate da Laudato si’, l’enciclica «ambientalista» di Papa Francesco. Se consideriamo la classifica di varia, inoltre, questo effetto dirompente appare in modo ancora più chiaro ed evidente. Su 15 posizioni, sono addirittura otto quelle conquistate dal testo dell’enciclica papale, pubblicato da sette editori differenti e con altrettanti prezzi diversi. Come già sottolineato all’interno del titolo completo, la finalità principale dell’opera è quella di mettere in luce l’esigenza sempre più urgente di una «cura della casa comune», della nostra Terra impoverita dall’uso irresponsabile delle sue ricchezze. All’interno dei sei capitoli dell’enciclica, il pontefice si sofferma sui problemi che oggi affliggono l’uomo e l’ambiente – la scarsità d’acqua, l’inquinamento, i cambiamenti climatici, il deterioramento della qualità della vita – e propone anche alcune linee di intervento e di azione per rispondere a queste criticità. Il documento, che rappresenta la seconda enciclica di Papa Francesco dopo Lumen fidei del 2013, porta la data del 24 maggio 2015, ma è stato reso pubblico il 18 giugno. Abbiamo già avuto modo di parlare dell’effetto trainante che la figura dell’attuale pontefice è in grado di avere all’interno del mercato editoriale, andando a investire sia l’editoria cattolica che quella laica (si veda per esempio Papa Francesco, un ciclone in libreria, «GdL», aprile 2014). Se però all’inizio del pontificato questo si è manifestato soprattutto in un grande interesse verso gli aspetti biografici della figura di Bergoglio, con il passare del tempo l’attenzione si sta spostando verso contenuti e temi di interesse generale e il caso di Laudato si’ ne è un esempio evidente.

Cosa può far rinascere l’editoria in Brasile?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2015

di Ricardo Lay

Il Brasile è un mercato ancora in fase di maturazione che, pur continuando a doversi confrontare con una serie di ostacoli, riesce a esprimere un’incredibile ricchezza di talenti. Nonostante le turbolenze e la stagnazione che hanno aggredito l’economia brasiliana e conseguentemente l’industria editoriale del paese, per quest’ultima sembra che ci siano anche buone notizie. La Corte di giustizia brasiliana, infatti, con la sua recente decisione di consentire la pubblicazione di biografie non autorizzate, ha regalato una vittoria dall’incredibile valore morale, se non economico, al settore editoriale e alla società in generale. Chiaro trionfo per la libertà di parola, la decisione potrebbe rivelarsi un primo passo importante per rivalutare e ridefinire i processi, in favore di pratiche che contribuiscano a costruire un’industria editoriale più permissiva e meno dipendente dalla spesa pubblica.

Dal libro all’Ip e dall’Ip al brand

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2015

di Pierdomenico Baccalario e Davide Morosinotto

Macchine da best-seller. Factory di personaggi. Aziende gioco che sfornano mondi pronti a essere descritti da decine di scrittori, illustratori, sceneggiatori e soggettisti che lavorano in team. Personaggi capaci di uscire dal labirinto digitale di un videogioco per diventare quelli di un libro, un fumetto, di un block buster. Nuove factory di produzione di bestseller si sono ormai imposte sul mercato internazionale, sfornando serie di successo soprattutto per il mercato dei più giovani: i pre-school (3-5 anni), che vivono prevalentemente dell’adattamento dei cartoni animati, i children (6-8 anni), i middle-grade (9-12 anni), gli young-adults (12-16 anni) e i new-adult (16-20 anni), che sono solo l’ultima delle etichette di una grande macchina del marketing, capace di far migrare mode e suggestioni dalla televisione ai fumetti, dal cinema ai videogiochi.

I numeri della produzione

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2015

di Emilio Sarno

La produzione assoluta aumenta grazie alla scolastica. In realtà tranne narrativa (+21,6) e bambini e ragazzi (+21,9%) a maggio la situazione non è molto dissimile da quella di aprile. Gli e-book registrano un +6,2% ma lo scorso anno segnavano un +17,9% sul mese precedente.

I vantaggi del data-driven marketing

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2015

di Intervista a cura di G.Vassi

Andre Breedt, direttore di Nielsen Book Research, è responsabile della gestione dei rapporti con gli editori e i retailers del Regno Unito, in modo da consentire ai clienti di trarre il massimo dai dati di vendita e dalle indagini di mercato. Al Digital Marketing Day di Editech, in programma il 17 e il 18 settembre a Fiesole nel contesto della sede di Villa Torrossa, presenterà un’analisi delle abitudini di acquisto di carta e digitale dei nuovi lettori in Italia e nel Regno Unito, dove verranno presi in considerazione il comportamento dei lettori, i canali da loro utilizzati per informarsi e il rapporto esistente oggi tra carta e digitale. Per potersi iscrivere a questo evento è possibile collegarsi al sito www.editech.info.

Il gatto e il cane in libreria

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2015

di Sandro Pacioli

L’Italia, secondo dati Istat-GeoDemo, ha 60.795.612 di abitanti, di cui 8,3 milioni con un’età inferiore a 14 anni. Ci sono però 60 milioni di animali domestici: 14 milioni tra cani – che rappresentano il 48,2% – e gatti – che sono il 51,8% – e altri 46 milioni mettendo insieme tutte le altre specie da compagnia (Fonte: Assalco, l’Associazione nazionale tra le imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia). Questi numeri ci dicono già una cosa importante. Quello degli animali domestici si è andato definendo in questi anni come un megatrend trasversale alla società italiana. Non solo perché il lineare medio dedicato a cani e gatti di un qualunque supermercato è prossimo (o superiore) a quello dedicato agli alimenti per bambini, ma perché il numero medio di figli per donna è sceso in questi anni a 1,39 (rispetto a 1,46 del 2010), e perché le donne hanno in media 31,5 anni alla nascita dei figli, (29,8 anni nel 1995). Insomma le culle vuote potrebbero essere l’altro volto dei giardinetti affollati di pensionati con cane al seguito.

L’arte in libreria, o in ogni luogo?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2015

di Emilio Sarno

Ancora un segno «meno» caratterizza il mercato dell’editoria d’arte nel 2014 nei canali trade. Un segno più lo abbiamo invece negli ingressi ai musei, ma ci sono anche i giorni a «ingresso gratuito» che non rendono perfettamente confrontabile il dato. In particolare, nel 2014 i visitatori dei circa 420 musei statali italiani – per gli altri bisogna ricorrere ai dati Istat non ancora usciti – sono stati 40,3 milioni, con un incremento di 2,4 milioni di nuovi ingressi rispetto al 2013. La crescita, come fa notare il Mibac, è dovuta in larga parte all’introduzione di nuovi orari e tariffe: cioè a una scelta di marketing che ha puntato a intercettare una domanda – legata a sua volta all’organizzazione settimanale del tempo – a cui non veniva data risposta.

L’e-lending in Italia e in Europa

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2015

di Lorenza Biava

Nel 2014, secondo i dati di Assinform, gli italiani hanno speso circa 103 milioni di euro per l’acquisto di e-reader. Sebbene il valore risulti in calo rispetto all’anno precedente anche a causa della riduzione dei prezzi medi dei device – oltre che per colpa della crisi –, il fatto che le famiglie dedichino un budget all’acquisto di un dispositivo pensato esclusivamente per la fruizione di libri ci racconta di un nuova familiarità degli italiani con la lettura in digitale.

La versione di Marta Baroni: animali

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2015

di Marta Baroni

I gatti sono animali indecifrabili. Sinuosi e felini, eleganti e diffidenti, pigri, goderecci, golosi. Marta Baroni ha disegnato un tutorial per insegnarci a imitarne i comportamenti e, chissà, per imparare a vivere meglio.

Le potenzialità della stampa digitale

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2015

di Antonio Lolli

La stampa digitale ha portato alcune innovazioni tecnologiche capaci di influire nella progettazione dei prodotti editoriali, offrendo così nuove e importanti potenzialità agli editori. Come abbiamo già anticipato sul sito del «GdL», proprio alla stampa digitale è stato dedicato il workshop del 25 giugno scorso, nato dalla collaborazione tra Associazione italiana editori e Rotomail, dal titolo «Tirare per centrare il bersaglio. I processi di stampa nella ridefinizione dei modelli economici e distributivi dell’editore». Gli editori, infatti, si trovano sempre più alle prese con continue trasformazioni dei comportamenti della filiera che vanno dalla segmentazione della domanda (più titoli ma stampati in quantità molto più ridotte: la tiratura media della varia è di 1.600 copie e si è ridotta del 34% dal 2010); alla gestione più attenta dello stock da parte del punto vendita (grazie anche al potere di controllo sulla composizione del monte merci che dà al libraio); fino al cambiamento nella «natura» stessa del best seller.

Se il best seller non c’è

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2015

di Lorenza Biava

Quando il best seller non arriva e la prudenza verso gli esordienti cresce, le tirature non possono che venire ritoccate al ribasso. Ma come impatta tutto questo sul cost saving? Per capirlo è indispensabile fare un passo indietro e riflettere su come un libro viene prodotto. Lontani gli anni ruggenti dove si poteva arrivare a stampare in off set anche un milione di copie per titolo, editori e stampatori hanno dovuto trovare un modo per rendere economicamente vantaggiosa la stampa di micro tirature e le ristampe sempre più contenute in termini di copie ma anche sempre più ravvicinate. La soluzione è arrivata con la stampa digitale che – dopo alcune difficoltà e incomprensioni iniziali – permette costi di avviamento contenuti per le piccole tirature e, grazie all’ultima generazione di macchine da stampa, una gestione del colore e dei formati fino a pochi anni fa impensabile.

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