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Libri di Rosa Mugavero

Scuola accessibile?

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Marzo 2014

di Rosa Mugavero

Secondo l’ultimo rapporto Istat sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, negli istituti scolastici italiani la tecnologia è, come è prevedibile, ancora troppo poco diffusa e gli strumenti multimediali per la didattica speciale sono scarsamente utilizzati. Se la causa è da ricercarsi anche nei tagli alla scuola e al personale dedicato alla didattica delle ultime finanziarie, dal rapporto emerge la preoccupante situazione che vede nel nostro Paese più di un quarto delle scuole primarie e secondarie di primo grado prive di postazioni informatiche con periferiche hardware speciali e software specifici per la didattica per gli alunni con diverse tipologie di disabilità. Le carenze più elevate si registrano nel Mezzogiorno, mentre nel Centro Italia si rilevano le percentuali più basse. In particolare, con l’82,9%, sono le scuole primarie dell’Emilia-Romagna le strutture maggiormente dotate di postazioni informatiche adattate alle esigenze degli studenti disabili, insieme alle scuole secondarie di primo grado della Liguria (83,1% delle scuole). La maglia nera tocca invece alle scuole primarie della Basilicata e a quelle secondarie di primo grado che, rispettivamente con il 59,4% e il 71%, sono gli istituti italiani meno dotati di postazioni informatiche & co.

Fare sistema

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Marzo 2013

di Rosa Mugavero

Per aumentare la disponibilità di contenuti editoriali accessibili alle persone non vedenti e ipovedenti nel gennaio 2011, come è noto, è stato avviato Libri italiani accessibili (Lia), il progetto finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali e coordinato dall’Associazione italiana editori, tramite la sua società di servizi Ediser. Per raggiungere questo obiettivo e mettere a disposizione un catalogo online di tremila titoli di narrativa e saggistica accessibili alle persone affette da deficit visivo, il progetto Lia ha deciso di cogliere le opportunità di un mercato nascente e in continua crescita, come è quello degli e-book, e di mettere a frutto tutte le potenzialità offerte dall’evoluzione dell’editoria verso il digitale, cimentandosi in una sfida ancora più ambiziosa, ovvero consentire alle persone non vedenti e ipovedenti di leggere gli stessi e-book dei lettori normodotati, acquistandoli negli stessi modi e negli stessi tempi. Nei primi due anni di attività il progetto Lia ha quindi studiato e progressivamente messo a punto un innovativo modello di produzione, catalogazione e distribuzione in grado di integrarsi il più possibile all’interno dei processi già esistenti all’interno della filiera editoriale tradizionale.

Da progetto a servizio

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Luglio-Agosto 2013

di Rosa Mugavero

Dal 18 giugno è attivo Lia-Libri Italiani Accessibili, il servizio realizzato dall’Associazione italiana editori, in stretta collaborazione con l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti e grazie ad un finanziamento del Ministero per i beni e le attività culturali, per aumentare la disponibilità di contenuti editoriali accessibili alle persone con disabilità visive. In occasione della presentazione ufficiale del servizio Lia, che si è svolta a Roma presso la Sala delle colonne di Palazzo Marini, è stata infatti messa on line la vetrina Lia, all’indirizzo Web www.libriitalianiaccessibili.it, su cui è disponibile un catalogo di oltre 2.500 titoli di narrativa e saggistica accessibili anche ai disabili visivi. Il catalogo, suddiviso per generi, è ampio e variegato: dalle ultime novità editoriali ai bestseller di narrativa, dalla saggistica ai libri per bambini e ragazzi fino alla manualistica. Sulla vetrina Lia, sviluppata in maniera accessibile in modo da essere navigata in autonomia anche da non vedenti e ipovedenti, è possibile sfogliare l’intero catalogo degli e-book accessibili dei 40 editori che aderiscono a Lia fare, una ricerca per genere, autore o titolo, selezionare i titoli di interesse, consultare la scheda libro, salvare un titolo tra i preferiti oppure inserirlo nel carrello per procedere poi all’acquisto su una delle librerie integrate alla vetrina Lia. La vetrina Lia è infatti integrata con le piattaforme di e-commerce delle librerie on line che aderiscono al servizio, ma non gestisce le transazioni di acquisto, che restano invece di esclusiva pertinenza della libreria online su cui l’utente decide di concludere l’acquisto. Il servizio, presentato in dettaglio da Cristina Mussinelli, responsabile scientifico di Lia, è stato definito dal ministro Massimo Bray «uno dei pochi ma semplici e, al tempo stesso radicali, progressi dello sviluppo tecnologico e informatico per il superamento della disabilità». Apprezzamenti sono arrivati anche dalla presidente della Camera Laura Boldrini che nel suo messaggio ha detto: «Sono convinta che l’inclusione debba essere uno dei valori guida della nostra società e un parametro tra i fondamentali per misurare la qualità della nostra convivenza. Voi avete saputo praticare l’inclusione in un ambito – quello della cultura – dove troppo spesso invece crescono le diseguaglianze e si fa più profondo il divario sociale. Saper portare anche alle persone con disabilità visive un’offerta di libri ricca come quella di cui tutti gli altri cittadini possono usufruire è una concreta applicazione di quanto ci chiedere di fare l’Articolo 3 della nostra Costituzione».

Ben fatti e accessibili

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2013

di Rosa Mugavero

Con la diffusione delle nuove tecnologie e l’evoluzione dei formati di produzione, l’accessibilità dei contenuti editoriali non è più una questione di nicchia che riguarda esclusivamente la cosiddetta editoria speciale. L’ingresso del digitale all’interno del mondo editoriale, oltre a migliorare notevolmente la possibilità da parte di persone con disabilità visiva di accedere alle informazioni, ha offerto agli editori l’opportunità di pubblicare contenuti digitali più accessibili. Un contenuto digitale è per definizione un contenuto flessibile e versatile e dunque accessibile perché fruibile in diversi modi. Lo scorso ottobre, a Francoforte nell’ambito di Contec 13, all’interno della sessione «Building a more accessible book market» il segretario generale di Ipa-International Publishers Association, Jens Bammel, ha definito il concetto di accessibilità come «hyperflexibility», insistendo molto sul fatto che gli editori che oggi sono in grado di soddisfare le esigenze dei lettori con disabilità visiva in futuro avranno maggiori chance rispetto a quelli che non lo faranno. Del resto un e-book accessibile è un e-book strutturato semanticamente e che quindi può essere facilmente interpretato indipendentemente dalla piattaforma di visualizzazione (sia essa un browser, un ereader, un tablet). Inoltre un e-book strutturato semanticamente è più facilmente gestibile in modo automatico in previsione di eventuali ulteriori conversioni verso nuovi o altri formati.

La realtà di Lia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2013

di Rosa Mugavero

Da sempre dicembre è il mese in cui si tirano le somme sull’anno che sta per concludersi e così anche per Lia-Libri italiani accessibili è il tempo dei bilanci. Avviato nel gennaio 2011, grazie ad un finanziamento del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, sotto il coordinamento di Associazione italiana editori e della sua società controllata Ediser e in stretta collaborazione con Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, lo scorso giugno, come è noto, Lia è diventato un vero e proprio servizio che consente ai lettori non vedenti e ipovedenti di accedere alle ultime novità editoriali negli stessi modi e negli stessi tempi di tutti gli altri lettori (R. Mugavero, Da progetto a servizio, «GdL», 7/8, luglio/agosto, 2013, pp. 42-43). In concomitanza con la presentazione ufficiale del progetto, tenutasi alla Sala delle Colonne di Palazzo Marini a Roma, è stata infatti messa online sul sito www.libriitalianiaccessibili.it la vetrina Lia su cui è disponibile un ampio catalogo di e-book di narrativa e saggistica accessibili anche alle persone con disabilità visive, che possono essere acquistati sulle librerie on line Bookrepublic, UltimaBooks, net-ebook di Mediaworld e Deastore oppure presi in prestito attraverso la piattaforme digitali di MediaLibraryOnline e, dallo scorso ottobre, anche attraverso quella di Rete Indaco.

Tecnologie in cattedra

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Marzo 2012

di Rosa Mugavero

Con oltre 650 espositori e 30.368 visitatori provenienti da tutto il mondo, la 28esima edizione ha fatto registrare un incremento del 3,82% rispetto alle presenze della precedente edizione, riconfermando British Education and Training Technology (Bett) come la più importante manifestazione a livello globale per quanto riguarda le ultime novità della tecnologia in ambito educativo-didattico. Per quattro giorni, dall’11 al 14 gennaio scorso, l’Olympia Exhibition Centre di Londra si è trasformato in un luogo di incontro per moltissimi insegnanti, sviluppatori di hardware e software, consulenti ed esperti del settore provenienti da tutto il mondo, i quali hanno avuto la possibilità di conoscere le più recenti innovazioni tecnologiche applicate alla didattica, approfondendo l’attuale stato dell’arte del settore a livello internazionale. Nel corso degli anni la fiera è infatti diventata il punto di riferimento, oltre che per il mondo educativo inglese, anche per il mercato internazionale, attirando la partecipazione di numerosi visitatori provenienti da paesi stranieri. Tuttavia, l’internazionalità non ha caratterizzato soltanto il pubblico del Bett. Quest’anno infatti, oltre alle principali novità prodotte nel Regno Unito, si è registrata anche la presenza di stand collettivi che hanno raccolto numerosi espositori provenienti da diverse parti del mondo tra cui Francia, Spagna, Ungheria, Danimarca, Polonia, Svezia, Canada, America Latina, India, alcuni paesi asiatici tra cui il Giappone e molti altri ancora.

La sfida del mainstream

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Giugno 2012

di Rosa Mugavero

La scelta di orientarsi verso il formato ePub per produrre i tremila titoli accessibili, previsti come obiettivo finale del progetto Lia - Libri italiani accessibili, ha suggerito la possibilità di ipotizzare un modello per la produzione, la catalogazione e la distribuzione di e-book accessibili che mira ad integrarsi il più possibile all’interno degli attuali flussi produttivi e distributivi della filiera editoriale utilizzata per i libri digitali (vedi R. Mugavero, E-book accessibili, «Giornale della Libreria», ottobre 2011, pp. 57-58). Avviato nel gennaio 2011, sotto il coordinamento dell’Associazione italiana editori, tramite la sua società controllata Ediser, e finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali, all’interno del fondo in favore dell’editoria per ipovedenti e non vedenti, il progetto ha come obiettivo, quello di aumentare la disponibilità dei prodotti editoriali accessibili e, in particolare, mettere a disposizione, nell’arco di un biennio, un catalogo on line di tremila titoli di narrativa e saggistica, accessibili alle persone non vedenti e ipoventi nel pieno rispetto del diritto d’autore. Dopo aver concluso gli studi preliminari necessari alla definizione di tutti gli aspetti utili alla creazione del servizio, il progetto Lia è attualmente impegnato nella fase operativa di creazione del catalogo e nell’implementazione dell’infrastruttura che svilupperà e gestirà il modello di produzione e distribuzione degli e-book accessibili attraverso i canali mainstream.

Futuro accessibile

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Settembre 2012

di Rosa Mugavero

Qual è lo stato dell’arte a livello internazionale relativo alla produzione e alla distribuzione dei contenuti editoriali accessibili? Sui temi dell’accessibilità, delle possibilità delle nuove tecnologie e delle strategie per un’editoria più inclusiva si sono confrontati gli oltre 20 relatori, provenienti da tutto il mondo, che sono intervenuti durante «Inclusive Publishing and ebook Distribution: Access for People with Print Disabilitie», conferenza internazionale organizzata dalla National Federation of Blind (Nfb) e dal Daisy Consortium che si è tenuta lo scorso giugno a Baltimora.

Lia entra nel vivo

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Ottobre 2012

di Rosa Mugavero

Grazie all’adesione dei primi editori e dei primi canali distributivi, il progetto Lia mette in atto il modello di produzione e distribuzione degli e-book accessibili di Iperborea, Gruppo Mondadori, Gruppo Giunti, Sonda, Gruppo Rcs, Polillo, Minimum Fax, Il Mulino, Gruppo GeMS, Editori Laterza e Zanichelli Editore. Sono questi i primi editori che hanno deciso di partecipare al progetto Lia-Libri Italiani Accessibili e che con i loro titoli contribuiranno a mettere a disposizione un catalogo di tremila e-book di narrativa e saggistica, accessibili alle persone non vedenti e ipovedenti. Tra i primi titoli selezionati per la composizione del catalogo ci sono best seller, vincitori di premi letterari e novità editoriali come ad esempio Inseparabili di Piperno, vincitore del Premio Strega, l’ultimo titolo di Carofiglio, Fai bei sogni di Gramellini, il premio Pulitzer Jennifer Egan e il premio Andersen Aidan Chambers. Ma quali sono stati gli aspetti del progetto Lia che più hanno convinto gli editori all’adesione?

Un mondo accessibile

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Novembre 2012

di Rosa Mugavero

In Italia sono già tredici gli editori e i gruppi editoriali che, aderendo al progetto Lia - Libri Italiani Accessibili, hanno deciso di cogliere la sfida di produrre contenuti editoriali accessibili per le persone non vedenti e ipovedenti. Come è noto infatti, grazie al modello di produzione messo a punto dal progetto Lia, questa prima schiera di editori italiani, che rappresenta il 60,2% della quota di mercato a valore nei canali trade (fonte: Ufficio studi Aie su dati Nielsen), ha cominciato a realizzare i primi e-book accessibili (vedi R. Mugavero, Lia entra nel vivo, «GdL», 10, novembre, 2012, pp. 26-27). Tuttavia, il concetto di accessibilità applicato al mondo dell’editoria è un tema che interessa non solo gli editori italiani. Considerato infatti che nel mondo vivono circa 39 milioni di persone non vedenti e 246 milioni di ipovedenti (fonte: Organizzazione mondiale della salute), non stupisce sapere che, anche a livello internazionale, sempre più editori hanno iniziato a porre la propria attenzione nei confronti del tema dell’accessibilità. Del resto, rendere disponibili al maggior numero di persone le proprie opere pubblicate, è uno degli scopi dell’industria editoriale. Pertanto, complici anche la diffusione delle nuove tecnologie e l’evoluzione dell’editoria verso il digitale, molti editori internazionali hanno deciso di occuparsi di accessibilità e di cominciare ad attuare una serie di strategie di produzione, finalizzate a mettere a disposizione contenuti editoriali accessibili anche alle persone che soffrono di una qualche forma di disabilità visiva. È il caso di Penguin Books che, da circa un anno, ha iniziato ad integrare i requisiti essenziali dell’accessibilità all’interno delle proprie linee guida per la creazione di e book, come ci ha spiegato Chris Rogers (Digital publishing technology coordinator di Penguin Books).

+ contenuti, + digitali

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Dicembre 2012

di Rosa Mugavero

Nonostante le attuali contingenze economiche negative, nel corso dell’ultimo anno i mercati digitali consumer, ovvero quei mercati che si rivolgono al consumatore finale e che si basano su piattaforme digitali come Pc, tablet, smartphone e Internet Tv, sono cresciuti in Italia del 14%, per un valore complessivo di 16.218 milioni di euro. Lo dichiara una ricerca della School of Management del Politecnico di Milano, presentata in occasione del convegno Ict & Gaming: trend emergenti e soluzioni consolidate, tenutosi ad ottobre a Milano. Secondo questo studio, il 56% del valore complessivo dei mercati digitali consumer proviene dall’e-commerce (9.137 milioni), il 31% (4.952 milioni) dalla vendita di contenuti e servizi digitali e il 13% (2.129 milioni) dalla pubblicità sui canali digitali, comparti che, rispetto al 2011, sono cresciuti rispettivamente del 18%, 7% e del 13%. Per quanto riguarda il mercato dei contenuti digitali a pagamento, interessante è notare che, benché i ricavi dalle vendite di abbonamenti premium alle cosiddette Sofa-Tv digitali siano rimasti pressoché stabili, a crescere sono stati in modo particolare i contenuti digitali e servizi di Pc (+ 23%), trainati soprattutto dalle nuove tipologie di giochi on line e dalle scommessi su Intenet, e i contenuti mobile per smatphone e tablet (17%), grazie soprattutto alle applicazioni e ai contenuti digitali acquistati navigando sul mobile Web. Un mercato, quello dei contenuti e dei servizi digitali che, per gli studiosi del Politecnico, è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni grazie anche alla crescente diffusione di dispositivi mobili e di Internet Tv.

Al via la prima fase di Lia

rivista: Giornale della Libreria

fascicolo: Maggio 2011

di Rosa Mugavero

Per raggiungere l’ambizioso obiettivo di fornire entro il 2012 tremila titoli in formato accessibili per ipovedenti e non vedenti, il progetto Lia (Libri italiani accessibili), coordinato dall’Associazione italiana editori e finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali, sta svolgendo alcune indagini preliminari, essenziali alla definizione di tutti gli aspetti tecnologici, contrattuali, economici e organizzativi relativi alla creazione dell’infrastruttura che erogherà il servizio.

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