È appena iniziato il 2020 e siamo tornati, dopo una lunga marcia, quasi al valore che i canali trade (librerie, Gdo, store online) avevano nel 2010, quando Amazon ancora non era arrivato in Italia (l’avrebbe fatto a novembre di quell’anno). Da lì in poi è cominciato il grande gelo. Abbiamo dovuto attendere il 2015 per trovare i primi pallidi segni positivi (+0,9%, ma senza Amazon). Via via i dati di crescita si sono fatti sempre più solidi fino al quasi +5% del 2019. Avevamo perso fino al 2014 quasi 260 milioni. Forse qualcosa di meno se avessimo potuto già da allora stimare le vendite che nel frattempo passavano per Amazon.
Il 2019 ci consegna un mercato trade di 1,422 miliardi a prezzo del venduto. Quasi ci siamo. Forse ci siamo già, considerando quelle librerie specializzate e quelle universitarie che non rientrano nel perimetro di rilevazione delle aggiori società di ricerca.
Il 2019 porta anche un’altra buona notizia. Le copie sono tornate a crescere, e a crescere in maniera importante: +3,3% rispetto all’anno precedente dopo nove anni di ripetuti e costanti segni «meno».
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Indice testuale
La carica dei 101 (mila)
di Antonio Lolli
p.4
Adattarsi al cambiamento del clima
di Giovanni Peresson
p.7
Se dico «marketing» a cosa pensi?
di Alessandra Rotondo
p.10
L'importanza di chiamarsi book influencer
di Antonio Lolli
p.13
Metadati. Come usarli e perché
p.16
Il Pod tra logistica ed efficienza
di Giuseppe Risetti
p.18
di Antonio Lolli
p.4
Adattarsi al cambiamento del clima
di Giovanni Peresson
p.7
Se dico «marketing» a cosa pensi?
di Alessandra Rotondo
p.10
L'importanza di chiamarsi book influencer
di Antonio Lolli
p.13
Metadati. Come usarli e perché
p.16
Il Pod tra logistica ed efficienza
di Giuseppe Risetti
p.18