La casa editrice Salani, del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, annuncia con commozione la scomparsa di Donatella Ziliotto, scrittrice, traduttrice e storica editor che ha profondamente segnato la storia dell’editoria per ragazze e ragazzi in Italia.
Nata a Trieste il 12 giugno 1932, in una famiglia aperta alle influenze mitteleuropee, Ziliotto ha ereditato dal padre l’ironia e l’amore per il fantastico, qualità che hanno attraversato tutta la sua carriera. Laureata con lode in Lettere moderne all’Università di Bologna con una tesi su Collodi, entra nel 1958 alla Vallecchi, dove dirige la collana per ragazzi Il Martin Pescatore, introducendo per la prima volta in Italia numerosi autori e autrici stranieri. Dopo un periodo di collaborazione con Il Saggiatore, negli anni Settanta lavora per la RAI alle trasmissioni per ragazzi, sperimentando nuovi linguaggi visivi e narrativi.
Nel 1986 approda in Salani e, l’anno successivo, fonda insieme a Luigi Spagnol la collana Gl’Istrici, «i libri che pungono la fantasia»: una serie che diventa presto un punto di riferimento per la letteratura per ragazzi e ragazze, selezionando i titoli migliori del panorama internazionale. A lei si devono l’arrivo in Italia di autrici come Astrid Lindgren – che Ziliotto andò personalmente a incontrare a Vimmerby dopo aver sentito parlare di Pippi Calzelunghe – ma anche Roald Dahl, Eva Ibbotson, Tove Jansson, Reiner Zimnik, Uri Orlev, Diana Wynne Jones, Christine Nöstlinger, Mary Norton e molti altri. È stata inoltre una scopritrice di talenti italiani, tra cui Silvana Gandolfi, Bruno Tognolini e Teresa Buongiorno.
Parallelamente all’attività di editor, Ziliotto è stata anche autrice di numerosi libri per bambine e bambini, ragazzi e ragazze, tra cui Mister Master, Tea Patata, Trollina e Perla, Io, nano, Un chilo di piume un chilo di piombo.
La sua idea di editoria è ben rappresentata da questa sua dichiarazione: «Un libro Salani per ragazzi deve distinguersi per la volontà di rendere critici i ragazzi di fronte ai problemi del mondo d’oggi, sia nella vita di ogni giorno, sia nelle letture, nello spettacolo, nella politica. Allo stesso tempo deve dar loro la forza di non demordere, di credere in se stessi, in un’etica non superficiale o convenzionale. Non ci devono essere dogmatismi, fanatismi, luoghi comuni – né di contenuto, né di stile – ma lo stimolo vero verso nuovi punti di vista, libertà e immaginazione».
«Donatella è stata e sarà sempre un faro della Salani», ha dichiarato Mariagrazia Mazzitelli, direttrice editoriale della casa editrice. «Donna vulcanica, scrittrice originale, traduttrice insuperabile, editor nel senso più assoluto, dotata di un’intelligenza unica, di una cultura generale e letteraria profonda che è anche ironia, umanità, empatia, divertimento. Ha messo i bambini e la letteratura per ragazzi al centro del mondo e ha guardato il mondo dalla parte dei bambini».
In occasione dei 150 anni della Salani, Luigi Spagnol scriveva: «Donatella Ziliotto ci ha insegnato come si scelgono i libri per ragazzi, come si traducono, come si scrivono, come si fanno illustrare e da chi, come si editano, insomma ci ha insegnato tutto. Non so che cosa sarebbe stata la Salani senza di lei, certamente non quella che è adesso».