Quando parliamo di e-lending la parola chiave attorno alla quale ruotano gli sforzi e le speranze di editori e biblioteche è una sola: mercato. Il mercato della lettura digitale, che potrebbe crescere e consolidarsi se le biblioteche operassero su larga scala il prestito degli e-book, e il mercato dei libri digitali che per il momento guarda con scetticismo ai modelli in uso, timoroso di cannibalizzare i fatturati.
Il prestito digitale lascia aperti quesiti cruciali sia sul versante della sicurezza dei file, sia sulle modalità stesse di prestito, mentre l’esempio di quanto accaduto in Svezia, dove un modello di business sbagliato ha di fatto inibito lo sviluppo della domanda interna, pone seri interrogativi sulla sua effettiva sostenibilità economica. Eppure le biblioteche, con i loro utenti registrati, possono essere partner cruciali per analizzare le dinamiche dei consumi digitali.
Le potenzialità dell’e-lending sono molte e molto interessanti ecco perché, con l’aiuto dell’International Publishers Association e della Federazione degli editori europei, abbiamo deciso di indagare su quanto sta accadendo nei Paesi che hanno attivato le sperimentazioni.