Da dopo l’estate a Parigi si respira un’aria diversa, forse più consapevole delle sfide cui la filiera è chiamata. Le clamorose dimissioni del ministro della cultura Aurélie Filippetti, da sempre «pasionaria» di libri e librerie nonché artefice della legge cosiddetta «anti-Amazon»; gli scontri tra Amazon e Hachette recentemente conclusasi con l’accordo di editore e retailer; il botta e risposta tra spese di spedizione imposte dalla legge francese di marca filippettiana e il prezzo, simbolico, ad un centesimo fissato beffardamente da Amazon, sono tanti tasselli che hanno alimentato un forte dibattito in questi mesi.
Per ripercorrerne le tappe salienti, dopo l’intervista alla Gilbert Joseph uscita sul «GdL» di novembre, abbiamo deciso di sentire il parere di due librai indipendenti e di una storica libreria italiana, che quest’anno festeggia i suoi trent’anni a Parigi.