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Libertà d'espressione

Bandire i libri negli Usa sta diventando pericolosamente normale

di Samuele Cafasso notizia del 2 ottobre 2025

Mai nella vita di ogni americano così tanti libri sono stati sistematicamente rimossi dalle biblioteche scolastiche in tutto il Paese. Mai prima d’ora così tanti Stati hanno approvato leggi o regolamenti per facilitare la messa al bando dei libri, inclusa la messa al bando di specifici titoli in tutto lo Stato. Lo scrive il Pen America nella relazione 2024-2025 sulla messa al bando dei libri, una pratica che oggi negli Usa, dice l’associazione che difende la libertà di espressione, «è stata normalizzata».

Sono passati solo tre anni dal giorno in cui l’associazione aveva lanciato l’allarme sui movimenti dei genitori, che si stavano diffondendo in diversi Stati, che chiedevano la messa al bando di titoli in nome del loro cosiddetto diritto a definire l’educazione dei loro figli senza influenze, fomentando la paura dell'«indottrinamento» su molte tematiche, ma specialmente le diversità di genere e l’affettività. In tre anni il movimento, sostiene oggi il Pen, ha fatto diventare la messa al bando dei libri nelle biblioteche scolastiche in una pratica di routine in Stati quali la Florida, il Texas e il Tennessee, che ha approvato leggi e regolamenti in materia. Pennsylvania, Michigan e Minnesota sono gli Stati che potrebbero seguire.

I numeri: nel 2024/2025 sono state registrate 6.870 richieste di messa al bando. Meno delle 10.046 dell’anno precedente, ma il doppio delle 3.362 del 2022/2023. L’associazione ricorda che il conteggio riguarda solo i casi resi pubblici, mentre nelle scuole si stanno diffondendo pratiche di «censura preventiva», per evitare di incorrere nelle campagne delle associazione dei genitori.

Arancia meccanica di Anthony Burgess, Breathless di Jennifer Niven, Sold di Patricia McCormick i titoli di cui più spesso è stata chiesta la messa al bando. Stephen King l’autore più censurato. Nel mirino dei genitori finiscono soprattutto i temi della sessualità, la violenza, ma anche le storie che raccontano il razzismo e la discriminazione. In molti casi la sessualità è il pretesto, spiega il Pen America, per vietare nelle scuole di parlare delle famiglie omogenitoriali, impedendo così a migliaia di bambini e bambine di ascoltare racconti dove vengono rappresentate le loro famiglie.

Con l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, denuncia infine il Pen, la sfida si gioca oggi a livello federale: sono tre gli ordini esecutivi del presidente che, sebbene non citino esplicitamente i libri, sono stati usati per eliminare 600 libri dalle biblioteche delle scuole nelle basi militari del Department of Defense Education Activity (DoDEA): Ending Radical Indoctrination in K-12 SchoolingDefending Women From Gender Ideology Extremism ed Ending Radical And Wasteful Government DEI Programs And Preferencing, tutti ordini esecutivi che mettono nel mirino il movimento LGBT e, più in generale, le politiche di promozione della diversità e dell’inclusione delle minoranze.

L'autore: Samuele Cafasso

Sono nato a Genova e vivo a Milano. Giornalista, già addetto stampa di Marsilio editori e oggi di AIE, ho scritto per Il Secolo XIX, La Stampa, Internazionale, Domani, Pagina99, Wired, Style, Lettera43, The Vision. Ho pubblicato «Figli dell’arcobaleno» per Donzelli editore. Quando non scrivo, leggo. O nuoto.

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