In occasione della National Library Week, l’American Library Association ha rilasciato lo scorso 7 aprile il report The State of America’s Libraries. A Snapshot of 2024, un’istantanea della situazione nelle biblioteche statunitensi che include la lista dei 10 libri che hanno ricevuto più richieste di censura nel corso dell’anno.
«Il 2024 ha rappresentato un periodo difficile per le biblioteche, per tutti coloro che lavorano nel settore e per chi sostiene la libertà di leggere» scrive Deborah Caldwell-Stone, direttrice dell’Office for Intellectual Freedom dell’ALA. «Il numero di richieste di censura delle risorse bibliotecarie è rimasto a livelli alti, con 821 tentativi di divieto di libri e altri materiali. Sebbene ci sia stato un calo rispetto al 2023 – quando le segnalazioni erano state 1.247 –, stiamo parlando comunque del terzo numero più alto di contestazioni registrato dal nostro ufficio da quando abbiamo iniziato a documentare la censura, nel 1990». Nel 2024, i tentativi di censura hanno coinvolto 2.452 titoli unici, in calo rispetto al record di 4.240 libri presi di mira nel 2023.
La lista dei 10 libri più attaccati comprende in larga misura titoli che raccontano le esperienze di vita e le difficoltà delle persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+, oppure storie che trattano argomenti relativi a razzismo, inclusività, equità e giustizia sociale.
«Stiamo assistendo a un tentativo di eliminare interi generi e categorie di libri dagli scaffali delle biblioteche, per raggiungere un obiettivo più ampio: anteporre le idee politiche e la religione al benessere e all’istruzione dei giovani e al diritto di tutti e tutte di trovare informazioni nelle nostre biblioteche» continua Caldwell-Stone.
Le motivazioni più comuni alla base dei tentativi di divieto riguardano l'accusa di contenuti osceni all'interno dei libri in questione, messi a disposizione di minori. Secondo l’ALA, essi sono il risultato del lavoro di gruppi o movimenti organizzati che da tempo sono impegnati a limitare l’accesso alle informazioni e alle idee.
Inoltre, Caldwell-Stone sottolinea come i dati siano solo una piccola parte della grave situazione generale. «I numeri sopracitati non comprendono gli attacchi incessanti contro bibliotecari e bibliotecarie, insegnanti e membri della comunità che si oppongono alla censura e difendono la libertà di leggere. È un clima di paura: le biblioteche hanno timore di acquistare libri o di denunciare la censura».
A tal proposito, tra le notizie più incoraggianti, il rapporto cita le nuove leggi adottate in California, Illinois, Maryland, Minnesota, New Jersey e Washington, volte a proteggere la libertà di lettura e i bibliotecari e le bibliotecarie che la difendono. Altre sedici legislature statali stanno attualmente valutando una legge simile.
Di seguito, ecco la lista dei 10 titoli maggiormente attaccati:
1. All Boys Aren’t Blue: A Memoir-Manifesto di George M. Johnson (Farrar Straus & Giroux)
2. Gender Queer: A Memoir di Maia Kobabe (Oni Press, in Italia pubblicato da Becco Giallo)
3. The Bluest Eye di Toni Morrison (Knopf Doubleday Publishing Group, in Italia pubblicato da Sperling & Kupfer con il titolo L’occhio più azzurro)
4. (a pari merito) The Perks of Being a Wallflower di Stephen Chbosky (Simon & Schuster, in Italia pubblicato da Sperling & Kupfer con il titolo Noi siamo infinito)
5. Tricks di Ellen Hopkins (Margaret K. McElderry Books)
6. Looking for Alaska di John Green (Penguin Books, in Italia pubblicato da Rizzoli con il titolo Cercando Alaska)
7. (a pari merito) Me and Earl and the Dying Girl di Jesse Andrews (Abrams Books, in Italia pubblicato da Einaudi con il titolo Quel fantastico peggior anno della mia vita)
8. Crank di Ellen Hopkins (Margaret K. McElderry Books, in Italia pubblicato da Fazi)
9. (a pari merito) Sold di Patricia McCormick (Little Brown & Co, in Italia pubblicato da Salani con il titolo Venduta)
10. Flamer di Mike Curato (Henry Holt and Co., in Italia pubblicato da Tunué)
Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Verona, ho conseguito il master Booktelling, comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica di Milano che mi ha permesso di coniugare il mio interesse per i libri e l’intero settore editoriale con il mondo della comunicazione digital e social.
Guarda tutti gli articoli scritti da Elisa Buletti