Dal 2 al 4 settembre si è svolta a Cagliari la seconda edizione di Mediterranea Publishing Fellowship, il progetto che vuole promuovere il conoscimento e la circolazione della produzione libraria dell'area del bacino del Mediterraneo, valorizzandone le specificità letterarie, linguistiche e culturali. Dopo l’esordio del 2024, sostenuto dal patrocinio dell’Associazione Italiana Editori e raccontato sul Giornale della Libreria come una formula «slegata da fiere e saloni, centrata sul dialogo fra pari», l’iniziativa ha compiuto un passo avanti: l’introduzione di un Paese focus e un programma più articolato, arricchito da attività di preparazione e di follow-up oltre i giorni della manifestazione.
Se Cagliari aveva fatto da scenario e da protagonista della prima edizione, nel 2025 il Paese focus è stato Malta, presente con una delegazione guidata da Mark Camilleri, direttore del National Book Council, composta da case editrici, autori e autrici, specialiste e specialisti di diritti e rappresentanti culturali. La scelta di Malta, al crocevia del Mediterraneo e di una storia linguistica e letteraria plurale, ha consentito di approfondire un contesto editoriale poco conosciuto ma ricco di spunti. Nel corso delle giornate sono stati presentati titoli e autorialità selezionate in un catalogo dedicato, mentre workshop e incontri hanno offerto una panoramica sulle opportunità del Malta Book Fund e sugli strumenti a disposizione per la traduzione e la circolazione internazionale.
Il programma ha intrecciato conferenze, workshop e momenti pubblici con il contributo dell’Università di Cagliari e della scena culturale sarda. Nelle sessioni accademiche si è discusso di tradizioni letterarie mediterranee, mettendo a confronto eredità comuni e differenze tra le letterature dell’area, mentre il modulo Focus Country Context ha approfondito la specificità del panorama maltese e il suo rapporto con le lingue e le influenze culturali. Le giornate hanno incluso anche visite guidate in città, pensate per sottolineare il ruolo di Cagliari come crocevia mediterraneo.
Sul piano professionale, le persone partecipanti hanno preso parte a momenti dedicati all’analisi dei mercati editoriali mediterranei, a workshop su traduzione e negoziazione dei diritti e a una sessione sull’innovazione digitale, incentrata sulle nuove tecnologie applicate alla letteratura. La dimensione di networking ha avuto un ruolo centrale, con incontri mirati tra i dieci fellow internazionali e la delegazione maltese e con sessioni di project planning per elaborare collaborazioni concrete.
Il fellowship non si è esaurito nei tre giorni di settembre. Nei mesi precedenti i partecipanti avevano già preso parte a una fase di orientamento virtuale, mentre nelle settimane successive gli organizzatori hanno previsto attività di accompagnamento e sostegno per dare continuità ai progetti emersi. Anche per questo, nel comunicato conclusivo, questa edizione di Mediterranea viene definita «un ponte culturale fra Cagliari e Malta», capace di creare connessioni durature e di promuovere il libro e la lettura come strumenti di dialogo tra le sponde del Mediterraneo.
Rispetto alla prima, che è stata una scommessa riuscita di internazionalizzazione dal basso, la seconda edizione di Mediterranea Publishing Fellowship ha mostrato una struttura più solida e una visione di lungo periodo. L’introduzione del Paese focus inaugura una formula destinata a ripetersi e ad allargare progressivamente la rete di interlocutori, con l’obiettivo di consolidare il ruolo di Cagliari come hub per l’editoria mediterranea.