Audible, la piattaforma di Amazon dedicata ai contenuti audio, sta sperimentando la pubblicità per i non abbonati in alcuni audiolibri, podcast e Audible Originals. Grazie a questo test limitato, gli ascoltatori senza abbonamento possono avere «accesso supportato da annunci pubblicitari a una serie limitata di contenuti Audible», per un totale di otto annunci pubblicitari riprodotti nell’arco di ventiquattro ore.
L’azienda si impegna a ottimizzare continuamente il modo in cui fornisce i contenuti audio agli ascoltatori di tutto il mondo, testando nuovi prodotti e servizi per andare incontro alle esigenze in continua evoluzione dei clienti e dei partner. «I fornitori i cui titoli sono stati inclusi nel test hanno avuto la possibilità di scegliere se aderire o meno agli annunci pubblicitari. Inoltre, abbiamo adottato varie misure per assicurarci che gli annunci non si ripetano troppo frequentemente in un breve lasso di tempo» ha sottolineato Audible.
La popolarità degli audiolibri è indubbiamente in costante crescita, soprattutto negli ultimi anni. Secondo una ricerca di NielsenIQ commissionata da Audible, sono 10 milioni gli ascoltatori di audiolibri in Italia e, dai numeri rilasciati dall’Audio Publishers Association, negli Stati Uniti le vendite di audiolibri sono aumentate del 25% producendo, nel 2021, un fatturato di 1,6 miliardi di dollari. Va da sé che con la crescita arrivano anche gli inserzionisti.
Anche il colosso dello streaming Spotify, che da qualche mese ha lanciato il servizio di audiolibri in vari Paesi, potrebbe intraprendere una strada simile a quella di Audible. L’estate scorsa, la società ha concluso un accordo per l’acquisto del distributore di audiolibri Findaway per 119 milioni di dollari. In una giornata dedicata agli investitori, l’ex Chief Content Officer, Dawn Ostroff, aveva dichiarato che stavano «cercando di portare la monetizzazione degli annunci negli audiolibri». Nir Zicherman, vicepresidente e responsabile globale degli audiolibri di Spotify, ha toccato l’argomento in un'altra occasione: «Il futuro che vediamo in Spotify è costituito da diversi modelli di business» ha dichiarato, rispondendo a una domanda su come potrebbe essere un modello freemium per gli audiolibri. Tuttavia, in seguito non sono più stati rilasciati aggiornamenti in merito.
Sebbene la questione stia suscitando interesse, alcune aziende del settore preferirebbero mantenere l'accesso agli audiolibri svincolato dalla pubblicità, dal momento che gli utenti sono già abituati a pagare i contenuti. Google Play Books, ad esempio, al momento non offre pubblicità negli audiolibri.
Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Verona, ho conseguito il master Booktelling, comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica di Milano che mi ha permesso di coniugare il mio interesse per i libri e l’intero settore editoriale con il mondo della comunicazione digital e social.
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