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Dicembre 2025

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Dicembre 2025
Fascicolo digitale

Ragioni e sentimenti

 

«Ragioni e sentimenti» è il titolo che dà identità alla nuova edizione di Più libri più liberi, la fiera dell’Associazione Italiana Editori dedicata alla piccola e media editoria, e a questo numero del Giornale della Libreria. Un titolo letterario, ma anche una definizione efficace della nostra editoria fuori dai grandi gruppi, che sa tenere insieme razionalità e passione, impresa e cultura, politica industriale e libertà creativa.

La piccola e media editoria è un presidio vitale per il libro italiano. È fatta di progetti coraggiosi, di relazioni dirette con lettrici e lettori, di cataloghi costruiti nel tempo. Come ricorda Annamaria Malato, presidente della fiera, Più libri più liberi è nata per valorizzare questa energia e, come sottolinea Lorenzo Armando, presidente del Gruppo Piccoli editori di AIE, sostenere chi pubblica in condizioni più fragili significa rafforzare l’intero ecosistema del libro.

Quest’anno la fiera celebra i 250 anni dalla nascita di Jane Austen, autrice di straordinaria modernità, le cui opere continuano a essere lette e vendute con costanza anche in Italia, come mostra l’analisi pubblicata in questo numero. Peraltro, Austen ci ricorda che ogni equilibrio tra ragione e sentimento è una forma di consapevolezza: e non è forse questa la stessa tensione che anima chi fa libri?

Accanto al programma culturale, Più libri più liberi conferma la propria natura di laboratorio professionale: ne scriviamo a pagine 13 e 14. Il calendario curato dall’Ufficio studi AIE disegna un quadro aggiornato del settore: mercato, politiche per il libro, biblioteche e territorio, formazione, innovazione tecnologica, intelligenza artificiale, accessibilità, internazionalizzazione. È l’altra metà della fiera – quella che guarda al lavoro, ai dati, alle strategie – e che dà continuità alla missione di AIE: unire visione culturale e capacità operativa, creatività e sistema. In questo stesso spirito si inseriscono i tre incontri realizzati in collaborazione con il Giornale della Libreria: dal ritorno dell’editoria di viaggio, alla riflessione sui romanzi di «de-formazione», fino alla nuova centralità assunta dell’oggetto-libro nell’epoca dei social.

Le classifiche della piccola e media editoria, che chiudono il numero, offrono un ulteriore segnale di vitalità: un mercato diffuso, capace di intercettare nuovi gusti e generi, di valorizzare premi e collane, di esplorare la crossmedialità. È un risultato che non si misura solo in numeri – pur significativi – ma nel valore culturale e sociale che questi libri producono.

Infine, lo sguardo internazionale. La presenza a Più libri di editori di lingua spagnola, ospiti del Fellowship Programme, segna un nuovo passo nel percorso che porterà l’Italia a essere Ospite d’Onore alla Fiera di Guadalajara nel 2026. Il Giornale della Libreria approfondisce il dialogo con alcuni operatori, mostrando come la relazione con il mondo ispanofono – oggi primo mercato di destinazione dei nostri diritti, con una crescita del 27% in un anno contro una media circa l’8% – sia sempre più strutturato e strategico.

Tenere insieme ragioni e sentimenti significa, per l’editoria italiana, non rinunciare né all’una né all’altra dimensione: lavorare con metodo, ma anche con convinzione; misurare, ma anche immaginare.
È la lezione che ci viene dai libri, e che ogni anno, alla Nuvola, la piccola e media editoria sa ricordarci con chiarezza e forza.

 

Innocenzo Cipolletta
Direttore responsabile del Giornale della Libreria

 

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