La Buchmesse si è chiusa con una flessione del pubblico del 2,9%, quasi 300 mila visitatori, ma è stato comunque il secondo miglior risultato nella storia della fiera, che nel 2008 aveva battuto tutti i record. Di fatto ci si è accorti solo del tono minore della Halle 8, quella di Usa e Uk, con stand ridimensionati e meno personale (editor inclusi) come è stato per Harper Collins, Simon&Schuster, Random House, e tra i medi e i piccoli di varia; per la cronaca, Bertelsmann ha rinunciato alla sua consueta megafesta per dare un segno di morigeratezza. Statistiche e mondanità a parte, il segno che correva sottotraccia, non dichiarato ma onnipresente, era quello del digitale. In tutte le sue declinazioni. In questo senso Francoforte 2009 ha abbracciato il nuovo che avanza come una realtà e non più come una promessa.