Anica On Demand è l’ambizioso progetto sviluppato dall’Associazione nazionale delle industrie cinematografiche e audiovisive multimediali che si propone di diventare il «portale italiano del cinema nel mondo». Un’iniziativa che nasce con l’obiettivo primario di contrastare la pirateria riempiendo, con tutta l’autorevolezza del nome di Anica, il vuoto costituito dall’assenza di un’offerta legale e riconoscibile di film in rete. «Sono tre anni che lavoriamo per rendere operativo questo progetto – spiega Francesca Medolago Albani (responsabile studi, sviluppo e relazioni associative Anica) –. Inizialmente l’ipotesi era costruire un’offerta on line che riunisse sotto un unico marchio i diversi prodotti editoriali dell’industria culturale. Ben presto però la cosa si è rivelata infattibile proprio a causa delle eccessive differenze tra i settori culturali e della disuguaglianza nei loro tempi di reazione alla digitalizzazione. Realizzarlo ha richiesto tempo così come definire e ricalibrare gli obiettivi del progetto e le sue potenzialità, strettamente legate alla nostra natura associativa».