I primi dati resi noti dall’Association of American Publishers, relativi alle vendite nei primi sei mesi del 2017, confermano le tendenze già rilevate nel 2016. Negli Stati Uniti infatti i ricavi degli editori derivanti dalle vendite di libri nei canali trade hanno toccato i 3,27 miliardi di dollari, con un aumento del 3% rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso (95,8 milioni di dollari in più). Se consideriamo anche il contributo dei testi scolastici, universitari e professionali, i ricavi hanno raggiunto i 5,72 miliardi di dollari e un complessivo +3,5% rispetto al 2016.
Il settore Adult mantiene la propria leadership con un giro d’affari di 2,22 miliardi di dollari, in crescita del 3,1% rispetto al primo semestre 2016, ma sono i libri per bambini e ragazzi a registrare la crescita maggiore: +4,5% e 852,4 milioni di dollari di vendite. Nell’intero 2016 la crescita per le due categorie era stata del +0,9% e del +5,9%, rispettivamente. I libri a tematica religiosa subiscono invece una battuta d’arresto. Le vendite sono diminuite del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2016, con ricavi per un totale di 197 milioni di dollari.
Continua il segno meno delle vendite di e-book: da gennaio a giugno 2017 il giro d’affari si è attestato a 555,7 milioni di dollari, con un calo del 4,6%. Una tendenza ormai strutturale se pensiamo che dal 2013 – anno di boom del settore – al 2016, il settore ha perso circa un miliardo di dollari di fatturato. L’e-book comunque continua a essere il formato più acquistato per i titoli di narrativa per adulti, mentre per il settore bambini e ragazzi la sua quota di mercato è passata dall’8,6% del 2012 al 3,3% (dato 2016), segno di un progressivo ritorno di interesse per il formato cartaceo nella scelta dei libri destinati ai lettori più piccoli.
Sembra non subire alcun tipo di cedimento invece il periodo d’oro degli audiolibri. Con 157,7 milioni di dollari di vendite e un +32% rispetto ai primi sei mesi del 2016, gli audiolibri stanno acquistando sempre maggiore popolarità, nonostante rappresentino ancora una fetta piuttosto limitata del mercato. I risultati confermano un trend già rilevato anche nel nostro Paese: la lettura è sempre più spesso un’attività svolta in mobilità e soggetta a un elevato grado di frammentazione. Uno dei vantaggi principali degli audiolibri è proprio quello di riuscire a dare una risposta concreta a questo diverso modo di organizzare il tempo della lettura.
Il tascabile continua a essere il formato in grado di generare maggiori ricavi in termini di vendite: 1,27 miliardi di dollari nel primo semestre di quest’anno (-1,8% rispetto allo stesso periodo del 2016) ma a brillare è soprattutto il segno positivo del formato hardcover, con un +9,7% e un giro d’affari di 1,11 miliardi di dollari.
Nel complesso, il libro fisico, nei suoi diversi formati, continua a rappresentare la quota principale dell'editoria statunitense, muovendo il 70% dei ricavi complessivi degli editori.
È importante ricordare che questi dati sono ottenuti dalle vendite rese note da parte di 1.200 editori statunitensi e che i risultati definitivi dell’intero mercato editoriale del 2017 saranno resi noti nei prossimi mesi dall’Association of American Publishers.
Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.
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