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Mercato

Fumetti, continua a crescere il mercato statunitense

di Camilla Pelizzoli notizia del 18 luglio 2017

Attenzione, controllare i dati.

Buone notizie per il mercato americano dei fumetti: le vendite continuano a crescere di anno in anno e nel 2016 hanno raggiunto 1,085 miliardi di dollari totali. Un aumento del 51,7% rispetto al 2011, quando valeva 715 milioni. Il dato comprende tanto le vendite cartacee di volumi e di spillati quanto quelle online (ma esclude i servizi di subscription).

I dati, presentati in collaborazione dai due siti di informazione ICv2 e Comichron, parlano di un settore che continua a far fruttare tanto il rapporto di fiducia con i fan di vecchia data quanto quello che si sta venendo a creare con i nuovi lettori, attratti anche attraverso i franchise svillupati su altri media e, in parte, dal formato dei graphic novel, con cui il settore ha cominciato a ritagliarsi sempre più spazio in libreria.
Il 2015 era già stato un ottimo anno proprio grazie all’avvio di diverse serie dedicate all’Universo espanso di Star Wars, e il 2016 – oltre al continuo successo di questo filone – ha beneficiato anche del nuovo rilancio della DC, Rebirth, articolato in una trentina di nuove serie e vecchie glorie (Action Comics si avvicina al millesimo albo, con la ripresa della numerazione originale).

Il settore però che continua a crescere con più costanza è quello dei graphic novel, che ormai vale per più della metà delle vendite con i suoi 590 milioni; una crescita netta rispetto ai 400 milioni circa che portava nel 2011. Dato che gli albi singoli e gli abbonamenti sono cresciuti, ma in maniera molto più contenuta, si può dire che sia questo il formato che ha davvero spinto la crescita del settore. Fatto che si riflette anche nella rinnovata importanza delle librerie, come già accennato, per il settore: le fumetterie sono ancora i luoghi d’elezione per la vendita (570 milioni di dollari), ma negli anni sono rimaste stabili, mentre le librerie del 16% nel 2016 (ed erano già cresciute del 23% nel 2015), arrivando a valere 405 milioni di dollari. La crescita è dovuta all’aumento di lettori e acquirenti, un bacino composto da persone magari meno interessate alla serialità tradizionalmente legata ai comics da fumetteria; tant’è che in libreria si vendono bene anche i compendi degli archi narrativi dei supereroi che vivono tradizionalmente nelle edicole e nelle fumetterie.

Il futuro per i fumetti negli U.S.A., dunque, al momento è senz’altro roseo. Rimane da osservare, nel cercare di prevedere cosa ci diranno i dati per l’anno in corso, quale effetto continueranno ad avere i franchise sviluppati al cinema e coi videogame, e quali cambiamenti continuerà a portare l’ascesa del «formato lungo» dei graphic novel rispetto allo spillato, breve per conformazione.

  


(Immagine di copertina di Dessignare)


L'autore: Camilla Pelizzoli

Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).

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