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Librerie

Aurélie Filippetti, annuciate nuove misure salvagente per le librerie indipendenti

di L. Biava notizia del 4 giugno 2013

Qual è la risposta dei librai francesi alla crisi? Un partecipatissimo convegno annuale che, organizzato dal Syndicat de la librairie française ha visto quest’anno la presenza di più di 700 librai. Numeri imponenti che fanno capire quanto sia importante per chi svolge questo lavoro trovare, e in fretta, idee nuove per continuare ad opporsi alla crisi e al crescente peso dell’e-commerce (in Francia copre il 17% del mercato, i due terzi del quale sono appannaggio del solo Amazon).
Conoscere meglio i loro clienti, segmentare la propria offerta, creare e migliorare le relazioni con l’utenza, sviluppare un sentimento di appartenenza alla comunità dei lettori e della libreria, accrescere la dimensione esperienziale dell’andare fisicamente nei punti vendita, sono solo alcuni degli spunti che emergono dall’incontro conclusosi ieri.
Tra i molti studi presentati anche un interessante ricerca sui clienti che entrano in libreria presentato dall’Observatoire Société et Consommation che ha tracciato un profilo completo del cliente-tipo della libreria indipendente: il 71% dei clienti delle librerie indipendenti si considera fedele rispetto all’acquisto in libreria, il 96% presta attenzione al consiglio del libraio di fiducia nell’acquisto del libro, mentre prossimità alla propria abitazione (40%), professionalità del libraio (37%) e qualità della proposta (35%) sono i criteri che più spesso guidano la fidelizzazione del cliente. Un grande peso, anche in Francia, conservano ancora la scontistica e le forme di fidelizzazione tradizionali (il 55% degli intervistati si dice infatti interessato dalle formule di fidelizzazione che prevedono vantaggi di qualche tipo, dallo sconto agli incontri con l’autore alle premières). Circa il 42% entra in libreria attirato dai caffè letterari, il 39% per acquistare giornali e pubblicazioni da edicola, il 37% per i laboratori dedicati ai più piccoli, il 34% per i servizi di biglietteria per concerti e spettacoli teatrali e il 31% per partecipare a atelier di scrittura.
Ma l’incontro è stato anche occasione per il Ministro della Cultura, Aurélie Filippetti, per ribadire, come già affermato durante il Salone del libro di Parigi, l'attenzione del governo al settore librario con le prime misure di un piano di sostegno a favore delle librerie indipendenti che prevede la creazione di un fondo cassa di 5 milioni di euro, l’erogazione di un contributo alla trasmissione per le librerie di 4 milioni di euro e la creazione di un mediatore del libro incaricato di garantire il rispetto delle normative, in particolare quelle relative al prezzo unico dei libri, da parte di tutti gli attori della filiera e in particolare i grandi siti di vendite on line. A complemento di questo piano «salva-librerie», il Ministro ha annunciato anche il raddopiamento degli aiuti alle librerie previsti dal Centro nazionale del libro che si concretizzerà in uno sforzo aggiuntivo di 2 milioni di euro.
Ma le misure messe in campo dal governo non sono le uniche volte a tutelare la vitalità del settore. Vincent Montagne, presidente del Syndicat ha infati annunciato la mobilitazione di un fondo complementare di 7 milioni di euro sulla base di un contributo volontario proposto dai grandi gruppi editoriali aperto anche agli altri operatori della filiera. 

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