Era settembre 2024 quando Little Free Library, organizzazione no-profit del Minnesota, lanciava insieme all’ALA-American Library Association e al PEN America una mappa interattiva in risposta all’ondata di tentativi di vietare i libri nelle biblioteche pubbliche e scolastiche degli Stati Uniti.
Lo scopo di questa iniziativa, come riportava il comunicato di lancio, era ed è quello di «mettere in luce la diffusa epidemia di proibizionismo dei libri». La mappa è in continuo aggiornamento: ora mette in evidenza le aree in cui i tentativi di censura si stanno intensificando, nonché l’ubicazione delle book sharing box targati Little Free Library, ovvero minuscole biblioteche gratuite a disposizione della popolazione che forniscono uno spazio autonomo attraverso il quale scambiarsi libri da leggere, anche quelli soggetti a restrizioni. «I titoli vietati nelle biblioteche sono i benvenuti nelle nostre box», – dichiarava Greig Metzger di Little Free Library – «dal momento che il cuore della nostra missione è ampliare l’accesso a tutte le tipologie di libri».
A collaborare al progetto due tra le maggiori realtà impegnate nel sostegno alla libertà di lettura negli Stati Uniti, ovvero l’ALA e PEN America, che hanno fornito una serie di dati suddivisi per i diversi Stati e contee sui tentativi di censura nelle biblioteche scolastiche e pubbliche.
Nella nuova mappa aggiornata, l’entità dei tentativi di censura è codificata tramite una palette cromatica, con tonalità più scure a indicare tassi più elevati di contestazioni e divieti. La mappa permette di visualizzare i dati totali per ogni Stato o contea e di individuare città specifiche attraverso una funzione di ricerca.
Viene indicata anche l'ubicazione delle box di Little Free Library, contrassegnate da delle puntine blu. Si tratta di piccole casette di legno installate in parchi, giardini, scuole e altre aree pubbliche, dove chiunque può prendere un libro o lasciarne uno, alimentando uno scambio libero e continuo. Lanciate nel 2009, l’organizzazione ha dichiarato che attualmente ce ne sono più di 200.000 in tutto il mondo, di cui 98.000 negli Stati Uniti, coprendo 128 Paesi e contribuendo a condividere oltre 500 milioni di libri.
Little Free Library incoraggia volontari e volontarie, associazioni, scuole, librai, libraie e privati cittadini e cittadine a costruire e mantenere una box nel proprio quartiere, fornendo modelli, supporto e materiali. Parte delle attività è dedicata alla formazione di steward, cioè volontari e volontarie che si occupano della manutenzione delle piccole biblioteche, dell’approvvigionamento dei libri e della promozione locale dell’iniziativa attraverso eventi e progetti educativi.
«Crediamo che l’accesso ai libri sia un diritto fondamentale e un pilastro di una società informata e impegnata» ha dichiarato Daniel Gumnit, amministratore delegato di Little Free Library. «Vogliamo fornire alla popolazione strumenti accurati ed efficaci per contrastare le restrizioni sui libri. La nostra mappa consente alla comunità di proteggere la libertà intellettuale, sostenere voci diverse e garantire che il piacere della lettura rimanga perseguibile da tutti e tutte».
Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Verona, ho conseguito il master Booktelling, comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica di Milano che mi ha permesso di coniugare il mio interesse per i libri e l’intero settore editoriale con il mondo della comunicazione digital e social.
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