Dedicato al riconoscimento e al sostegno degli editori che si battono per la libertà di edizione e di espressione, al premio (del valore di 10mila franchi svizzeri) sarà possibile nominare «un editore, sia come persona singola che come collettivo e organizzazione, che fornisca ad altri i mezzi per condividere le loro idee in forma scritta, incluse le piattaforme digitali». In particolare, i candidati possono aver «pubblicato recentemente opere controverse, oggetto di pressioni, minacce, intimidazione o molestie», o essersi distinti per «i molti anni spesi sostenendo la libertà di stampa e d’espressione».
A novembre, i nove professionisti dell’editoria che compongono il Freedom to Publish Committee di IPA individueranno una shortlist e selezioneranno il vincitore, che l’International Publishers Association annuncerà a gennaio 2018. Il premio verrà poi consegnato durante l’International Publishers Congress, dal 10 al 14 febbraio a Nuova Delhi.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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