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Lettura

Social reading e lettura immersiva, un legame da coltivare

di Mamamò notizia del 27 aprile 2020

Quello tra libri e digitale è un rapporto che si può osservare attraverso lenti diverse. La prima vede nel cambiamento epocale dei new media l’agente che ha mutato drasticamente i consumi mediali e le modalità di comunicazione al punto da insidiare il libro gutenberghiano come veicolo di sapere, tradizione ed empatia. La seconda lo considera alla stregua di una rivoluzione piena di opportunità, capace di allargare la platea dei fruitori di contenuti e di trasformarli in potenziali lettori. È verosimile pensare che le nuove generazioni, cresciute nella dimensione dell’interazione (social e videoludica) e costantemente esposte al flusso informativo multimediale (immagini e video, oltre che parole), siano attratti da forme di narrazione più congeniali al mondo connesso.
 
Un utile punto di osservazione per intravedere su quale strada si incammini il futuro della creazione di narrazioni può venire dal mondo del social reading, in cui leggere e scrivere ha smesso di essere un gesto solitario per diventare un’esperienza da vivere a contatto con una community. Ispirata ai siti di appassionati di fandom, la piattaforma più conosciuta e utilizzata al momento è Wattpad, nata nel 2007 in Canada e oggi frequentata ogni mese da più di 80 milioni di utenti, tra lettori e autori in gran parte Millenial e Generazione Z. Le storie inserite sono più di 500 milioni e negli anni, tra tanti titoli, sono inevitabilmente emersi autori capaci di grande seguito e di riscuotere successo anche tra gli scaffali delle librerie. Negli ultimi tempi gli interlocutori e le strategie della piattaforma stanno cambiando, con segnali di nuove modalità di raccordo con l’industria dell’intrattenimento e con ricadute interessanti anche per il mondo dell’editoria.

 


Da Wattpad agli Studios
Le storie di Wattpad non sono attraenti solo per gli editori, che dal bestseller After di Anna Todd in poi hanno avuto vita facile nell’individuare gli autori più letti e commentati sulla piattaforma per portarli sulla carta (lo sbocco era talmente naturale che Wattpad stesso è diventato editore, premiando dal 2019 le sue storie migliori). Come aveva dichiarato Allen Lau, uno dei due fondatori della piattaforma, l’intento è stato fin dall’inizio di fornire storie anche al mondo degli studi di produzione cinematografica. Dal 2018 esiste infatti Wattpad Studios, un ramo d’azienda che lavora per trasformare le sue narrazioni di maggior successo in film, serie tv e progetti digitali.

Insieme a AwesomenessTV e Grammnet ha prodotto la serie Light as a Feather (su Hulu), con Sony Pictures Television svilupperà i titoli She’s with Me and The Last She in altrettante serie tv e al momento conta su circa una cinquantina di progetti con partner in tutto il mondo. Queste storie, nate in una community online che ha decretato il successo dell’autore, approdano poi sul piccolo e grande schermo, che a sua volta contribuisce ad ampliarne la notorietà e spesso a far leggere la versione scritta (prontamente stampata da un editore o da Wattpad stesso), come mostra pure l’indagine dell’Ufficio studi AIE in collaborazione con IE Dalla carta allo schermo.
 
Come si legge su Wattpad
Una ricerca condotta nel 2019 ha voluto indagare il modo in cui i più giovani leggono, a partire proprio da Wattpad. Gli autori dello studio (Federico Pianzola, Simone Rebora e Gerhard Lauer) hanno preso le mosse proprio da qui per dimostrare che i giovani possono ancora leggere in modo immersivo, a patto di trovare uno spazio «protetto» e più consono alle loro aspettative e problematiche generazionali. I numeri della piattaforma smentirebbero infatti la convinzione comune che i ragazzi non dedichino tempo e concentrazione alla lettura profonda, dimostrando piuttosto un grande coinvolgimento, suscitato in particolare dai titoli del genere Teen Fiction. Un coinvolgimento che si riscontra oltre che nel numero di letture, anche nell’incredibile mole di commenti prodotti a margine di queste storie.

Cosa succede quando, a quello stesso pubblico, viene dato in pasto un classico come Orgoglio e pregiudizio (presente su Wattpad insieme ad altri romanzi della letteratura inglese)? Anche se la popolarità del romanzo di Austen sulla piattaforma è probabilmente dovuta soprattutto alla menzione che Todd ne fa in After, lo studio, mediante un’analisi qualitativa e quantitativa dell'apparato dei commenti, riscontra risposte meno emotive e più concentrate sull’interpretazione dell’opera rispetto alla Teen Fiction. I giovani lettori si confrontano di più sul testo per capire la sua complessità letteraria, più che esaltare i momenti più avvincenti della trama.

Al di là degli specifici risultati conseguiti, per gli autori vale la considerazione che Wattpad – per la sua ricchezza di storie e commenti a margine – è una risorsa estremamente utile per chiunque voglia investigare non solo le tendenze mondiali nelle produzioni letterarie, ma anche le dinamiche comunicative e sociali delle nuove generazioni quando condividono una passione comune.
 



Dalla carta a Wattpad
Se dunque si può storcere il naso di fronte alla qualità media delle storie presenti su Wattpad, le potenzialità narrative che offre sono ormai evidenti anche al mondo dell’editoria tradizionale italiana. In queste ultime settimane, segnate dall’emergenza del coronavirus, alcuni scrittori provenienti dal mondo della letteratura per ragazzi o young adult sono approdati alla piattaforma per cimentarsi in interessanti sperimentazioni.

Gli autori di Bookonatree (da Guido Sgardoli a Pierdomenico Baccalario) si stanno infatti mettendo alla prova su Wattpad in una sorta di staffetta narrativa, in cui anche i lettori possono dare indicazioni e idee per far procedere la storia di 404 - Title not found, yet, così come il Premio Andersen Davide Morosinotto sta sperimentando la scrittura di un romanzo a puntate (La più grande). Possiamo auspicare che entrambe le iniziative favoriscano il contaminarsi di diverse community di scrittori e lettori, una più evoluta e matura, l’altra più sociale e fresca, e che le modalità di scrittura e di interazione qui sperimentate definiscano nuovi percorsi per chi crea storie
 
«I racconti sono la base di tutte le culture umane, i mezzi principali attraverso i quali costruiamo, condividiamo e strutturiamo il senso della nostra esperienza comune. Stiamo assistendo all’emergere di nuove strutture narrative» scriveva Henry Jenkins nel 2007, nel sempre attuale Cultura convergente. Un’indicazione da tenere presente in questo delicato momento di crisi del libro di carta, per immaginare vie alternative in cui incanalare le narrazioni e puntare a lettori forse meno forti ma fortemente motivati a trovare il senso della propria esperienza in una storia.

Quest’articolo fa parte di una rubrica nata dalla collaborazione tra il Giornale della libreria e il portale online Mamamò, a cura delle sue fondatrici: Roberta Franceschetti ed Elisa Salamini. I temi affrontati sono quelli del digitale per bambini e ragazzi, tra contenuti e contenitori narrativi, nuove tendenze e aspetti d’interesse e di convergenza con il settore editoriale.

L'autore: Mamamò

Mamamò è un portale online che dal 2012 si occupa di educazione digitale e formazione nel campo della media education. Ha curato i programmi dei DigiLab rivolti a bambini e ragazzi presso il BookStockVillage del Salone del Libro di Torino. Le due fondatrici, Roberta Franceschetti ed Elisa Salamini, sono giornaliste con anni di esperienza nel settore dell’editoria, della comunicazione online e dei contenuti digitali per ragazzi. Il loro lavoro indaga il connubio ragazzi e tecnologia, per esplorare in particolare lo sviluppo di nuovi format in chiave narrativa, dalle app ai videogiochi, dalle serie tv ai canali YouTube. Sono co-autrici della nuova serie animata MeteoHeroes, che spiega il cambiamento climatico ai più piccoli. Sono autrici del libro Youtuber - Manuale per aspiranti creators di prossima pubblicazione con Editoriale Scienza. Dal 2017 Roberta Franceschetti è membro della giuria del BolognaRagazzi Digital Award della Bologna Children’s Bookfair.

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