Sapevamo già che, nell’anno da poco concluso, il 72,8% della popolazione madrilena aveva dichiarato di leggere nel tempo libero, condividendo il podio con Navarra (66,7%) e Paesi Baschi (63,7%) e a fronte di una pur rispettabile media nazionale del 61,8%.
Ma qual è il profilo del lettore della capitale? Una nuova articolazione dello studio, commissionata dalla Dirección general de patrimonio cultural de la consejería de cultura, turismo y deportes, risponde oggi a questa domanda, con lo scopo d’indirizzare le politiche del settore e di calibrare con maggior precisione le iniziative di promozione della lettura condotte dal governo.
In estrema sintesi, il lettore di Madrid è più probabilmente una lettrice, ha tra i 45 e i 55 anni e legge in media 11 libri in 12 mesi (poco più di 10 è la media del Paese). Alla lettura dedica quasi 10 ore settimanali, a fronte delle 8,4 nazionali. Un primato, peraltro, che sembrerebbe accentuarsi rispetto al passato.
Con alcune differenze. Guardando all’ultima rilevazione di questo genere condotta sul lettore madrileno, del 2016, la lettura di quotidiani e periodici superava quella di libri: oggi la situazione appare invertita, con il libro che viene scelto come «opzione primaria di lettura» dal 79,3% degli abitanti della Comunità autonoma e la stampa che cala dal 79,1% al 75,2%.
Per quanto riguarda, invece, i luoghi della lettura, il lettore madrileno è stanziale e preferisce dedicarsi a quest’attività tra le mura domestiche (93,6%). Diffusa pure la lettura sui mezzi pubblici (in particolar modo in metropolitana), che guadagna il secondo posto con il 33,1% delle preferenze.
Guardando alla segmentazione per genere, si osserva che gli uomini leggono principalmente per motivi professionali e di studio, mentre le donne preferiscono farlo nel tempo libero. Sul fronte dell’età, il segmento nel quale si legge di più è quello dei 45-55 anni.
Nell’area geografica della Comunità autonoma di Madrid la distribuzione della lettura risulta poi particolarmente omogenea, e se il centro cittadino spicca per i livelli di lettura fatta con scopi professionali o accademici, la situazione si livella verso l’alto, anche nelle zone più periferiche, se guardiamo alla lettura come piacere.
Per quanto riguarda l'acquisto, il 74% dei cittadini madrileni dichiara di aver comprato almeno un libro nell'ultimo anno, rispetto a una media nazionale del 62,4%. Anche il numero medio dei titoli è maggiore: 11,3 contro 10,3. L'80,9% degli acquisti è stato effettuato in una libreria fisica, rispetto al 19,1% fatto online (valore in aumento dal 17,2% del 2016). Inoltre, il 39,3% della popolazione di Madrid ha letto libri in formato digitale: il 4,4% in più rispetto a due anni prima.
Concentrandosi sulla lettura tra i più giovani, nella fascia 10-13 anni lo studio mostra che l'86,1% dei bambini di Madrid legge libri nel tempo libero, una percentuale che sale all’89,3% tra le ragazze. Più della metà dei piccoli lettori preferisce il formato digitale: il 51,5% ha letto in media 9 e-book nel 2018. Il 58,8% dei 12-17enni e il 59,5% dei 18-25enni, invece, legge anche in una lingua diversa dal castigliano: principalmente in inglese, seguita da francese, tedesco e italiano.
Secondo lo studio, il 37,1% della popolazione residente nella Comunità di Madrid è membro di una biblioteca. Di questa percentuale, il 90,8% si rivolge a una biblioteca pubblica, l'11,8% a una universitaria. Le biblioteche pubbliche dell’area madrilena ricevono in media una valutazione molto alta rispetto all’efficienza e al livello di servizio erogato: più del 70% degli utenti attribuisce alla propria biblioteca un punteggio uguale o superiore a 8/10, in linea con quanto avveniva già nel 2016.
Le 16 biblioteche pubbliche gestite dal governo regionale hanno una collezione di 1,7 milioni di unità destinate al prestito. Che non resta l’unica attività gestita dalla rete bibliotecaria. Infatti, oltre 500 mila utenti usufruiscono anche di servizi accessori: dalle iniziative per i più piccoli alle attività sociali e culturali Nel complesso, più di 3 mila iniziative l’anno.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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