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Innovazione

Spotify cambia look e si ispira a TikTok: focus sui video e sull'Intelligenza Artificiale

di Elisa Buletti notizia del 17 marzo 2023

Lo scorso 8 marzo si è tenuto Stream On, l’evento in cui la società svedese Spotify, leader dello streaming audio, ha mostrato le più recenti novità che verranno introdotte nelle prossime settimane sull’app mobile, disponibile per iOS e Android. «Stream On racconta come la piattaforma sta crescendo e cambiando. Diciamo a tutti i creator e agli artisti che ci siamo e li supportiamo. Siamo concentrati sulla costruzione dello spazio ideale per loro, un luogo per crescere e prosperare e dove possono liberare tutta la loro creatività» ha dichiarato il fondatore e CEO di Spotify Daniel Ek.

L'operazione di restyling è stata definita dall’azienda «la più grande evoluzione di sempre»: il design revisionato dell’app si concentra ora sul formato video – considerato sempre più essenziale – introducendo le anteprime video e audio, nel feed Home e nella pagina di ricerca, per contenuti musicali, podcast e audiolibri. La nuova user interface, come affermato da Spotify, punta sull’interattività e vuole dare all’utente «un primo assaggio del contenuto prima di immergersi completamente». Sembra avvicinarsi sempre più all’impostazione utilizzata dai principali social network, primo fra tutti TikTok.

Con le nuove modifiche introdotte, sulla Home dell’app l’utente potrà accedere alle sezioni dedicate alla musica, ai podcast, ai programmi e agli audiolibri – che sono stati aggiunti a settembre dello scorso anno ai servizi offerti da Spotify e si stanno man mano espandendo in vari mercati – dove troverà le anteprime video dei contenuti, che potranno essere salvati o condivisi, e approfondimenti sugli artisti o sui podcast. Per quest’ultimi, Spotify offrirà anche un nuovo servizio di autoplay, tramite il quale una volta concluso un podcast ne comincerà automaticamente un altro, selezionato in base ai gusti dell’ascoltatore.
Nella sezione Ricerca, invece, si potrà salvare un brano, seguire l’artista o condividerlo con i propri amici e utilizzare gli hashtag per scoprire nuovi contenuti. Il feed potrà essere esplorato scorrendo verticalmente tra i contenuti, che verranno proposti all’utente tramite brevi clip e saranno personalizzati e scelti sulla base dei suoi generi preferiti. Ciò è possibile grazie all’impiego dell’Intelligenza Artificiale, già recentemente testata da Spotify con l’introduzione dell’opzione «Dj» – al momento disponibile solo per gli utenti Premium negli Stati Uniti e in Canada – che è in grado di creare playlist musicali su misura, suggerendo artisti che non si conoscono ancora o vecchi brani apprezzati in passato. 

Secondo quanto dichiarato dal colosso dello streaming audio, le novità presentate nel corso di Stream On vogliono aiutare gli artisti e i creator a raggiungere con i propri contenuti un pubblico sempre più vasto. «Le raccomandazioni e i suggerimenti di Spotify guidano quasi la metà degli stream di tutti gli utenti» ha dichiarato Gustav Söderström, Co-Presidente e Chief Product & Technology Officer dell’azienda. Altre novità introdotte per facilitare il lavoro degli artisti riguardano anche la possibilità di vendere merchandising e biglietti per concerti ed eventi.
Per quanto riguarda i podcast, la nuova versione di Spotify for Podcasters raggrupperà gli strumenti per creator in un unico luogo, per semplificare il processo di creazione, gestione e monetizzazione dei podcast e ampliando la propria offerta di advertising per brand e inserzionisti.

«Oggi ci sono più di dieci milioni di creator su Spotify con oltre mezzo miliardo di ascoltatori in 184 Paesi e mercati. Pensate all’enorme potenziale che tutto ciò rappresenta per i creator» ha concluso Ek. «Non importa quale sia il proprio percorso creativo, che sia nell’industria musicale, nei podcast o negli audiolibri: qui c’è il potenziale per raggiungere mezzo miliardo di persone. E questa connessione sta per diventare ancora più potente grazie alle novità che abbiamo introdotto».

L'autore: Elisa Buletti

Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Verona, ho conseguito il master Booktelling, comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica di Milano che mi ha permesso di coniugare il mio interesse per i libri e l’intero settore editoriale con il mondo della comunicazione digital e social.

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