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Innovazione

In Giappone il binomio manga e Intelligenza Artificiale è già realtà

di Elisa Buletti notizia del 8 luglio 2024

In Giappone a marzo del 2023 usciva Cyberpunk: Peach Johnil primo manga scritto da un autore umano e interamente illustrato dall’Intelligenza Artificiale. Ora, alcuni dei principali editori giapponesi del settore hanno investito 780 milioni di yen – che corrispondono a circa quattro milioni e mezzo di euro – in favore della start up Mantra, che utilizza l'IA per tradurre i manga in modo rapido ed economico.

La copertina di Cyberpunk: Peach John di Rootport (edito da Shinchosha)

Se l’avvento dell’Intelligenza Artificiale suscita da mesi crescente preoccupazione in diversi settori – tra cui l’editoria, dove autrici e autori nel mondo chiedono una regolamentazione che tuteli dall’IA le proprie opere e ci si domanda a chi spettino i diritti – è singolare che proprio in Giappone, luogo in cui il fumetto costituisce un tassello fondamentale della produzione culturale nonché dell'export, la collaborazione tra uomo e tecnologia in questo campo sia già sdoganata.

Da un lato, sembra che l’IA possa essere una valida alleata a supporto del lavoro di scrittrici e scrittori: a gennaio di quest’anno, l’autrice Rie Kudan aveva vinto il premio letterario Akutagawa, tra i più prestigiosi in Giappone, con un’opera scritta per il 5% da ChatGPT. E, per sua stessa ammissione, l’autore di Cyberpunk: Peach John, uno sceneggiatore noto con lo pseudonimo di Rootport, ha dichiarato di non avere le capacità per disegnare a livello professionale e di essersi affidato a Midjourney per il comparto visivo del fumetto, limitandosi a un editing di quanto propostogli dal programma. Il manga è stato pubblicato da Shinchosha, tra gli editori più prestigiosi del Giappone.

L’investimento da parte degli editori di manga giapponesi nell’Intelligenza Artificiale conferma il crescente interesse verso questa tecnologia. Shueisha, Kadokawa, Square Enix e altri importanti nomi del settore hanno investito in Mantra, start up con sede a Tokyo lanciata nel 2020 e consolidatasi negli ultimi anni come uno dei riferimenti nel settore editoria e IA.
«Diffondere i manga superando le barriere linguistiche» è lo slogan dell'azienda, che offre diversi piani di abbonamento tramite i quali è possibile tradurre i testi dei fumetti in cinque lingue contemporaneamente. Con l'ausilio di Mantra Engine – lo strumento proposto dalla start up –, lo scopo è velocizzare le tempistiche per realizzare una traduzione: le pagine vengono scansionate per individuare le aree di testo da tradurre, rilevendo automaticamente gli ideogrammi e traducendoli tenendo conto del contesto.



D’altro canto, la vicenda ha generato polemiche e dissensi, sollevando non poche preoccupazioni per il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori della filieracome è accaduto anche nel Regno Unito. A seguito dell’annuncio dell’investimento in Mantra, non ha tardato ad arrivare la risposta della Japanese Association of Translators, la principale associazione di traduttrici e traduttori professionisti del Paese. In un comunicato stampa, l’organizzazione ha sottolineato come «il livello attuale della traduzione basata sull’Intelligenza Artificiale non sia sufficientemente elevato da riflettere le sfumature dell’opera, il background culturale e le caratteristiche dei personaggi», mostrando apprensione per la svalutazione delle competenze di professioniste e professionisti del settore.

L’associazione vorrebbe avviare una discussione attenta e costruttiva – come chiesto tempo fa anche dalla Japan Book Publishers Association in merito allo sviluppo dell'IA generativa – che coinvolga artisti, editori, governi, lavoratrici e lavoratori del mondo editoriale. «I manga sono una parte importante della cultura giapponese e svolgono un ruolo fondamentale nell'aiutare le persone all'estero a conoscere il Giappone. (…) Traduzioni frettolose e semplificate non solo danneggerano l’industria dei manga, ma anche gli interessi nazionali del Paese» si legge nella nota.

© Immagine in header di AFP News Agency

L'autore: Elisa Buletti

Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Verona, ho conseguito il master Booktelling, comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica di Milano che mi ha permesso di coniugare il mio interesse per i libri e l’intero settore editoriale con il mondo della comunicazione digital e social.

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