Il 2020 è stato l’anno della consacrazione della «voce». Complice la pandemia (che da un lato ha forzatamente riorganizzato il nostro tempo, dall’altro ha agito da catalizzatore di processi tecnologici, digitali e sociali) la diffusione dei prodotti audio, che da almeno un paio d’anni salutiamo come astri nascenti dell’editoria digitale, ha conosciuto una significativa accelerazione.
I dati AIE sulle performance del mercato editoriale nel 2020 parlano, per l’Italia, di una crescita dell’audiolibro del 94% rispetto all’anno precedente. E di un fatturato da 17,5 milioni di euro (è la prima volta che viene stimato, il valore fa riferimento alla spesa del pubblico in abbonamenti). Per collocare questo dato nel contesto globale, vale la pena ricordare che un report della Buchmesse, a settembre, quantificava in 500 milioni di dollari (circa 415 milioni di euro) il mercato europeo dell’audiolibro. Quello statunitense, il più grande in assoluto, valeva 1,5 miliardi di dollari, 1,1 quello cinese.
Non va poi ignorato che attorno all’audiolibro si sta ramificando una galassia di consumi, abitudini e prodotti «vocali». Come il podcast: il Reuters Institute Digital News Report 2020 dice che in Italia più di 3 utenti su 10 ne hanno ascoltato almeno uno nel mese precedente alla rilevazione. Ma anche come la consuetudine sempre più pronunciata che abbiamo nell’interloquire con i nostri assistenti vocali digitali e con gli smart speaker nelle nostre case.
Insomma, l’audio piace. E molti studi evidenziano anche una correlazione positiva importante tra lettura e ascolto: chi ama le storie tende a cercarle infatti in più media e formati, infittendo la propria routine di fruizione piuttosto che sostituendo un consumo con un altro, una modalità di accesso al libro con un’altra.
Ma progettare, realizzare e distribuire un audiolibro non è cosa di poco conto. E richiede competenze e professionalità significativamente diverse rispetto a quelle che, di tradizione, abitano la casa editrice.
«Il mercato dell’audio in Italia si è aperto con l’offerta digitale e con l’arrivo delle grandi piattaforme di contenuti accessibili in abbonamento» racconta Sandra Furlan, esperienza venticinquennale in editoria, responsabile di produzione di Storytel Italia fino al 2019 e successivamente consulente per Full Color Sound. «In quanto mercato nascente, i big player hanno fatto ingresso con formule all-you-can-listen che – a fronte del pagamento di una fee mensile – consentono una libera esplorazione e fruizione di tutto il catalogo».
Lo studio dei mercati dell’audio e del loro sviluppo, dei modelli di business e del funzionamento delle piattaforme è fondamentale per chiunque voglia approcciare l’universo dell’audio. Ed è proprio dall’analisi di questi elementi che partirà il corso online, tenuto da Furlan, dal titolo Audiolibri e podcast. Trend, modelli di business e di produzione.
La due giorni di formazione organizzata da AIE – il corso si terrà martedì 16 e giovedì 18 marzo dalle 10.00 alle 13.00; qui tutte le informazioni per partecipare – si propone di affrontare nella prima parte l’approfondimento teorico (ma non meno fondante) sul tema dell’audio «editoriale», le sue dinamiche economiche, i suoi formati (si parlerà anche di podcast e di produzioni originali) e i suoi sviluppi.
La seconda parte s’immergerà invece appieno nella produzione e la realizzazione di un prodotto audio di qualità: dalla costruzione del catalogo alla selezione dello studio di registrazione, dal lavoro editoriale da fare sul testo per convertirlo in audiolibro al casting vocale, fino al montaggio e alla post produzione.
«Se il consumo editoriale audio sta crescendo così tanto in tutto il mondo non è solo perché l’ascolto consente una fruizione multitasking» precisa Furlan. «Non è solo per una questione di ottimizzazione dei tempi: quello che stiamo sviluppando è un piacere dell’ascolto. In un simile scenario è particolarmente importante ribadire la centralità della voce scelta per la narrazione. Quando si trova la voce giusta, tutte le altre domande sullo “stile” di lettura diventano secondarie. E l’audiolibro funziona».
Proprio in considerazione dell’importanza assoluta della «voce» nella concezione di un prodotto audio, il programma della seconda giornata di corso prevede un focus sulla registrazione delle diverse tipologie di format e beneficerà del coinvolgimento dell'attore e doppiatore Raffaele Farina.
Voce narrante, per Storytel, della serie di audiolibri su Hercule Poirot di Agatha Christie e dei primi due audiolibri della realizzanda tetralogia su Mussolini di Antonio Scurati, Farina attingerà alla sua diretta esperienza professionale per svelare i segreti di un’interpretazione vincente, insegnando ai partecipanti a destreggiarsi nell’affascinante percorso che conduce un libro dalle pagine al file audio, alle orecchie dei lettori.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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