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Mercato

I trend dell’audiolibro in un report della Buchmesse

di Alessandra Rotondo notizia del 17 settembre 2020

In vista della sua prossima edizione – che sarà esclusivamente digitale – la Fiera del libro di Francoforte ha rilasciato un nuovo dossier sull’audiolibro e sulle linee di tendenza del mercato globale dell’audio. A emergere con chiarezza dal report è sicuramente la crescita del numero di titoli: secondo un sondaggio condotto tra i membri della Audio Publishers Association, la produzione di audiolibri nel mercato statunitense è quasi raddoppiata tra 2014 e 2018. Lo stesso è accaduto a livello globale.

Se calcolare l’ammontare complessivo del mercato mondiale dell’audiolibro è difficile, un ordine di grandezza si può assumere dall’ampiezza delle principali aree geografiche che lo compongono. Il mercato statunitense, il più grande in assoluto, vale 1,5 miliardi di dollari e ad aver ascoltato almeno un audiolibro nel 2019 è stato il 50% della popolazione con più di 12 anni di età. Al secondo posto troviamo il mercato cinese, con i suoi 1,1 miliardi di dollari (un valore che è più che raddoppiato dal 2017) e i suoi 560 milioni di «ascoltatori». Il mercato europeo vale circa 500 milioni di dollari.

Sotto il profilo dei trend è interessante notare come sempre più editori stiano creando «divisioni audio» all’interno delle loro case editrici, piuttosto che concedere in licenza i diritti di sfruttamento a società di produzione e distribuzione terze. Notevole il caso del Canada, dove oltre il 61% degli editori produce autonomamente i propri audiolibri, in netta crescita dal 37% del 2016.

Sul fronte della distribuzione, poi, a emergere è senza dubbio il fenomeno dell’audio streaming e le formule in abbonamento proposte da un numero sempre crescente di piattaforme digitali, che hanno contribuito ad ampliare la diffusione del formato tra i lettori.

Sebbene Audible – fondata nel 1995 e acquistata nel 2008 da Amazon – sia il player più longevo e meglio posizionato, l’arena del subscription si è decisamente popolata negli ultimi anni, accogliendo l’arrivo tanto di nuovi concorrenti quanto di realtà preesistenti che hanno incorporato l’audio nella loro offerta digitale. Parallelamente all’aumento dei player, anche le offerte, le modalità di accesso e i modelli di business si sono moltiplicati.

La diffusione degli audiolibri anche nelle piattaforme che in precedenza erano destinate principalmente ai fruitori di musica o al più di podcast (come Spotify, Apple Music, YouTube Music, Deezer, Tencent e Tidal) mostra quanto il consumo di prodotti editoriali audio stia interessando anche un pubblico che fino a poco fa non si considerava «lettore» di audiolibri, né lettore in senso classico. Zebralution (distributore di etichette musicali indipendenti e data partner della ricerca) ha per esempio riferito che nel solo gennaio 2020 più di 2 milioni di abbonati alle piattaforme di streaming musicale hanno riprodotto anche audiolibri.

Come ampiamente evidenziato da altre rilevazioni, lo smartphone è il device preferito per l’ascolto di contenuti editoriali in formato audio: a utilizzarlo è oltre l’80% di chi ha sottoscritto un abbonamento a una piattaforma all-you-can-listen. In crescita anche la percentuale di chi fa almeno un ascolto settimanale di audiolibri o podcast attraverso lo smart speaker.

Sul profilo dei consumatori, la fascia demografica più interessata all’ascolto di audiolibri è quella dei 18-44enni, con una leggera predominanza delle utenti di sesso femminile rispetto a quelli di sesso maschile e pattern di fruizione che tendono a replicarsi in ogni area geografica. «Crime» e «Fiction» i generi più ascoltati.

Interessanti gli effetti del Covid-19 sui profili di fruizione, apparentemente legati alla chiusura delle scuole e alla presenza dei bambini in casa. L’ascolto di titoli per bambini e adolescenti è infatti aumentato notevolmente nelle settimane di lockdown (rispettivamente del 36 e del 17%), mentre i consumi riconducibili agli adulti sono calati, con la sola eccezione della self help.

Una delle informazioni più significative che emerge dal report è quella relativa alla lunghezza del ciclo di vita del prodotto audio, che rivela – in media – un costante e progressivo aumento degli ascolti per i 24 mesi successivi alla pubblicazione.

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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